NOTIZIE
CRONACA

Giudice dà ragione alla psicologa no vax sospesa e punta il dito contro il vaccino anti Covid: "Altera il dna"

La giudice del Tribunale di Firenze ha reintegrato al lavoro una psicologa no-vax, affermando che i vaccini potrebbero "alterare il dna"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

È destinata a far discutere, parecchio, la decisione del giudice della Seconda Sezione Civile del Tribunale di Firenze: ha reintegrato al lavoro una psicologa no vax, affermando che i vaccini sarebbero sperimentali e potrebbero alterare il dna. L’Ordine degli Psicologi ha promesso battaglia.

Per il giudice “il vaccino si insinua e altera il dna”

Una delle molte cause intentate da lavoratori del settore sanitario che si sono rifiutati di sottoporsi alla vaccinazione obbligatoria per la categoria, è arrivata ad un’incredibile svolta. La giudice Susanna Zanda del Tribunale di Firenze ha infatti permesso ad una psicologa di Pistoia, sospesa dall’Ordine regionale otto mesi fa, di tornare al lavoro.

A sorprendere non è solo la decisione, non definitiva e in attesa di sentenza da settembre, ma le motivazioni addotte dalla giudice. Stando a quanto riporta ‘Il Corriere della Sera’, per la rappresentante della giustizia italiana i vaccini sarebbero “trattamenti iniettivi sperimentali talmente invasivi da insinuarsi nel suo Dna alterandolo in un modo che potrebbe risultare irreversibile“.

Inoltre, ha aggiunto che al momento non ci sarebbe modo di prevedere gli effetti a lungo termine su vita e salute dei vaccinati. Non ci sarebbe, a suo giudizio, un vero consenso informato in quanto “non è ipotizzabile allorquando i componenti dei sieri e il meccanismo del loro funzionamento è, come in questo caso, coperto non solo da segreto industriale ma anche, incomprensibilmente, da segreto ‘militare’“.

Vaccino e nazi-fascismo: decisione shock del giudice

In un altro passaggio riportato dalle fonti, la giudice Susanna Zanda ha dato ragione alla psicologa no vax sospesa dall’Ordine degli psicologi della Toscana perché “la sospensione dell’esercizio della professione rischia di compromettere beni primari dell’individuo”, quali il diritto al lavoro e al proprio sostentamento.

Nonostante l’obbligo vaccinale per le categorie sanitarie sia legge di Stato, la giudice si è appellata all’articolo 32 della Costituzione, quello che “Tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” e specifica che “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.

Dopo l’esperienza del nazi-fascismo“, ha aggiunto la giudice, tale articolo “non consente di sacrificare il singolo individuo per un interesse collettivo vero o supposto”. Nella sua disposizione, infine, cita decisioni simili sulla revoca della sospensione dal lavoro prese a Padova, Sassari, Velletri e dai Tar di Roma, Piemonte e Lombardia.

L’Ordine degli Psicologi annuncia battaglia

Il decreto d’urgenza con cui la giudice ha sospeso temporaneamente il provvedimento dell’Ordine degli Psicologi della Toscana è stato firmato lo scorso 6 luglio ed ha, prevedibilmente, fatto infuriare lo stesso ente professionale, che ha promesso battaglia in Tribunale in vista dell’udienza del 15 settembre 2022.

“Ricordiamo a tutti che gli ordini sanitari, quale è l’Ordine degli psicologi della Toscana, sono obbligati a rispettare il decreto legge 44 del 2021 sull’obbligo vaccinale” recita il comunicato riportato dal Corriere. Quindi, hanno annunciato: “Non accetteremo obtorto collo questo provvedimento. Pertanto ci opporremo nelle opportune sedi”.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963