Giornalisti Nello Trocchia e Sara Giudice indagati per violenza sessuale su collega: pm chiede l'archiviazione
Caso Sara Giudice - Nello Trocchia: la pm chiede l'archiviazione. Ma i legali della presunta vittima, che li accusa di violenza sessuale, presentano rigetto
Nuove ombre sul caso di presunta violenza sessuale da parte della coppia di giornalisti composta da Sara Giudice e Nello Trocchia. È ancora in dubbio l’assunzione, da parte della vittima, della cosiddetta droga dello stupro, mentre il racconto della coppia diverge in diversi punti. La pm che si occupa del caso ne ha recentemente richiesto l’archiviazione. Ma i legali della presunta vittima si oppongono.
- Nello Trocchia e Sara Giudice: presunta violenza nei confronti di una collega
- La presunta aggressione
- La richiesta di archiviazione
Nello Trocchia e Sara Giudice: presunta violenza nei confronti di una collega
Secondo quanto riportato da La Repubblica, la vicenda che ha come protagonisti i giornalisti Nello Trocchia (cronista per Il Domani), Sara Giudice (che ha lavorato in Piazza Pulita su LA7) e una loro collega ha avuto inizio tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio 2023.
Il 29 gennaio 2023, secondo il racconto della vittima, i tre hanno trascorso la serata in un pub, per festeggiare il compleanno di Giudice.
Uno scatto di Nello Trocchia durante un evento
La vittima ha raccontato di aver bevuto da un bicchiere, ma non ricorda di chi fosse: tuttavia, dopo aver bevuto, i suoi ricordi diventano poco chiari.
Una cosa è certa: la ragazza è salita in taxi con Giudice e Trocchia.
E sull’auto sarebbero iniziate le molestie.
La presunta aggressione
In base al contenuto della denuncia, che la vittima ha presentato il 2 febbraio 2023, i tre sarebbero saliti sul taxi per dirigersi in casa della coppia di giornalisti.
Durante il viaggio in taxi, Sara Giudice e Nello Trocchia avrebbero molestato la ragazza, che in quei momenti non era capace di reagire.
I due, secondo la vittima, avrebbero cercato di costringerla a salire in casa, ma la ragazza sarebbe riuscita a sottrarsi, rifugiandosi sul taxi.
Anche se ancora priva di lucidità, la giovane è riuscita a rientrare in casa propria. Il giorno dopo, dato che le sue condizioni psichiche non erano ancora tornate nella norma, la vittima avrebbe deciso di sottoporsi ad un test delle urine, che avrebbe rivelato presenza di ghb, ossia quella che viene comunemente chiamata “droga dello stupro”.
La richiesta di archiviazione
Dopo la denuncia da parte della giovane nei confronti di Sara Giudice e Nello Trocchia (il quale, recentemente, è stato indagato anche per dossieraggio), la Procura ha disposto una nuova analisi sul campione di urina, affidata all’Università di Tor Vergata.
Il nuovo esame è però negativo, e viene contestato dai difensori della giovane per i metodi utilizzati.
E adesso la pm che si occupa del caso non soltanto ha rifiutato di effettuare l’analisi sui capelli della vittima, ma ha anche richiesto l’archiviazione.
Sono molte le cose che non tornato: un testimone chiave, il conducente del taxi, è stato sentito e ha dichiarato che la ragazza non era del tutto cosciente.
Inoltre, le testimonianze della coppia di giornalisti divergono. Giudice afferma che sarebbe stata la vittima a fare delle avances, che i due avrebbero rifiutato. Trocchia, invece, conferma i momenti d’intimità, aggiungendo che, però, alla fine la giornalista che si dichiara vittima avrebbe poi cambiato idea.
Dopo la richiesta di archiviazione, i legali della presunta vittima hanno presentato opposizione.
La parola spetta ora al gip: l’udienza per la valutazione del caso è fissata a dicembre.