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Giorgia Meloni ritira la querela contro Luciano Canfora, il filologo l'aveva definita "neonazista nell'anima"

A pochi giorni dall'avvio del processo per diffamazione aggravata Giorgia Meloni ritira la querela contro Luciano Canfora

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Arriva il passo indietro. Con una mossa a sorpresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di ritirare la querela contro Luciano Canfora. L’82enne filologo e intellettuale era stato accusato di diffamazione aggravata per aver definito la presidente di Fratelli d’Italia “neonazista nell’anima“.

Giorgia Meloni ritira la querela contro Luciano Canfora

Il ritiro della querela di Giorgia Meloni contro Luciano Canfora è arrivato nella mattina di oggi, venerdì 4 ottobre, a tre giorni dall’avvio del processo per diffamazione a carico dell’intellettuale.

Come riporta Repubblica, la decisione e la trasmissione dell’atto al tribunale sono arrivate a sorpresa, senza neanche alcuna interlocuzione tra i legali della premier e l’avvocato di Canfora.

 Luciano Canfora era stato rinviato a giudizio nell’aprile 2024

Il processo doveva tenersi il 7 ottobre a Bari: per estinguerlo però bisognerà attendere la risposta di Canfora, attesa nei prossimi due giorni.

Canfora aveva definito Meloni “neonazista nell’anima”

La vicenda risale all’11 aprile 2022, quando Luciano Canfora definì Giorgia Meloni “neonazista nell’anima” nel corso di un incontro con gli studenti del liceo scientifico Enrico Fermi di Bari.

All’epoca la presidente di Fratelli d’Italia era una parlamentare e non era ancora a capo del governo.

La querela e la richiesta di risarcimento

Giorgia Meloni presentò la querela per diffamazione contro Canfora tramite l’avvocato Andrea Delmastro, poi nominato sottosegretario alla Giustizia, chiedendo un risarcimento dei danni di 20mila euro.

Lo scorso aprile Canfora è stato rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione aggravata dal tribunale di Bari.

Sin dall’annuncio della querela Canfora aveva spiegato che l’espressione usata era una “metafora colta” che i letterati di varie epoche hanno adoperato per parlare dei propri sentimenti remoti.

Ora il dietrofront di Giorgia Meloni a pochi giorni dal processo.

Fonte foto: ANSA/IPA

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