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Giorgia Meloni posta su X uno scambio di email tra giudici: "Oggi è più pericolosa di Berlusconi"

Giorgia Meloni continua lo scontro con i giudici: pubblica su X email in cui si legge che è considerata "più pericolosa di Berlusconi"

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Giorgia Meloni ha ripubblicato sui propri canali social il testo di un articolo che mostrava uno scambio tra giudici. Prosegue l’attacco e risposta tra i due poteri dello Stato in merito al rientro dei migranti mandati nella nuova struttura in Albania. Le parole, criticate dalla maggioranza, fanno riferimento alla “pericolosità” della premier. Secondo Marco Patarnello, come si legge: “Oggi è più pericolosa di Berlusconi”.

Il post di Meloni su X

Nel suo post su X, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha citato le parole del procuratore della Cassazione, Marco Patarnello, rese note da un giornale. Questo, in uno scambio privati, avrebbe affermato: “Oggi è molto più pericolosa la sua azione” rispetto a quella di Berlusconi.

La dichiarazione è emersa da una mail inviata da Patarnello a una mailing list di giudici, dove si commentava l’azione del governo, accusando la premier di non avere inchieste in corso e che per questo agiva per “visioni politiche”.

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Per questo viene suggerito di “porre rimedio in altro modo”. Meloni ha utilizzato questo scambio per sostenere che parte della magistratura sta ostacolando il suo governo per motivi politici.

La reazione della maggioranza

La rivelazione dell’email ha scatenato reazioni forti da parte dei membri di Fratelli d’Italia. Raffaele Speranzon, senatore e vicepresidente vicario del gruppo, ha dichiarato: “Quanto pubblicato è preoccupante. La mail conferma la presenza di una magistratura politicizzata”. Ha inoltre espresso l’intenzione di presentare un’interrogazione al ministro Nordio per fare chiarezza su quanto accaduto.

Anche Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera, ha sottolineato come questo episodio confermi la propensione di una parte della magistratura a invadere il campo della politica.

Maurizio Gasparri, capogruppo azzurro in Senato, ha descritto l’email come un “atto eversivo” e ha chiesto un intervento immediato da parte del governo e del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per valutare la tolleranza verso tali condotte.

Cosa ha detto Donzelli

Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia ha commentato la notizia. Questo ha affermato che le parole di Patarnello evidenziano un tentativo di parte della magistratura di influenzare le decisioni politiche. “Ci hanno dato dei complottisti, ma nemmeno nei nostri incubi peggiori avremmo mai immaginato una cosa del genere”.

Il parlamentare ha chiesto una presa di distanza ufficiale da parte dell’ANM e la solidarietà delle forze democratiche, sottolineando che si tratta di un attacco alle basi della democrazia italiana, che non tollera scorciatoie giudiziarie rispetto a elezioni democratiche.

Concludendo, Donzelli ha ribadito la determinazione di Fratelli d’Italia: “Non ci fermeranno, non siamo ricattabili. Andremo avanti fino al termine del nostro mandato e poi ci faremo giudicare dal popolo italiano”.

Santalucia risponde a Nordio

Lo scontro tra magistratura e governo Meloni si fa sempre più acceso. Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), ha risposto al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dopo aver già detto la sua sulle parole di Giorgia Meloni.

Santalucia ha espresso il suo stupore per l’uso del termine “abnormità”, suggerendo che Nordio volesse insinuare la possibilità di responsabilità disciplinari nei confronti dei giudici.

“In questo clima acceso, noto toni di aggressione al lavoro giudiziario che non hanno precedenti”, ha affermato Santalucia, sottolineando l’importanza di rispettare il lavoro della magistratura e i diritti delle persone. In riferimento alla recente sentenza del Tribunale di Roma riguardante i centri in Albania, Santalucia ha affermato: “La magistratura non ha compiti politici, ma di rispetto dei diritti e delle garanzie delle persone”.

Fonte foto: ANSA

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