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Giorgia Meloni, fuori programma con una bambina fuori dal Senato: cosa ha detto la premier a Celeste

La premier Giorgia Meloni ha avuto un incontro faccia a faccia inatteso con una bambina, fuori dal Senato: cosa ha detto alla piccola Celeste

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Fuori programma tra la premier Giorgia Meloni e un bambina di nome Celeste: nel pomeriggio di oggi, la presidente del Consiglio si è imbattuta nella piccola e le avrebbe dispensato alcuni consigli per “diventare come lei”.

L’incontro tra Giorgia Meloni e Celeste

L’episodio viene raccontato da Adnkronos. Mentre stava lasciando in auto palazzo Giustiniani – sede della presidenza del Senato della Repubblica – si è imbattuta in una bambina in lacrime, si apprende dalla fonte.

Giorgia Meloni, dopo aver notato la bambina e la madre, avrebbe quindi chiesto di fermare la macchina per scambiare qualche parola con loro. Dopo aver chiesto alla piccola Celeste come si chiamasse, avrebbe provato a tranquillizzarla.

Il senatore Gaetano Nastri, la premier Giorgia Meloni ed il presidente del Senato, Ignazio La Russa nella Sala Zuccari del Senato

“Non devi piangere, io ti dico solo una cosa, devi studiare, che poi diventi come me, sei la prossima, ma sbrigati” avrebbe detto la premier. Quindi, avrebbe scattato una foto con loro prima di riprendere la propria strada.

Il discorso per la giornata contro la violenza sulle donne

Il curioso fuori programma arriva nel contesto di una giornata importante e a suo modo unico per la storia italiana: per la prima volta una premier donna è intervenuta alla presentazione della relazione della commissione d’inchiesta sul femminicidio in Senato.

In vista della Giornata mondiale contro la Violenza sulle Donne del 25 novembre 2022, la premier Meloni ha reso noto che dalle 18 di oggi Palazzo Chigi sarà illuminato di rosso e “i nomi di 104 donne che sono state uccise nell’ultimo anno verranno proiettati sulla facciata”.

La Meloni ha poi puntualizzato: “Non so se qua dentro siamo 104”. Nel corso dello stesso intervento, ha parlato poi di quelli che dovrebbero essere i tre pilastri per arginare un drammatico fenomeno culturale.

I tre pilastri contro il femminicidio

Per arginare il femminicidio, per Giorgia Meloni i tre pilastri sono “prevenzione, protezione e certezza della pena“. Ha definito la violenza sulle donne un problema prevalentemente culturale di questa società, spronando la Commissione ad andare avanti in questa direzione.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa è intervento sottolineando: “Più va avanti la società più aumentano i femminicidi. Non è una questione di donne, è una questione di noi uomini“. Secondo lui, una parte di uomini “non ha digerito i passi avanti che la società ha fatto”.

La formazione della Commissione bicamerale è stata definita un passo significativo: “Più matura il convincimento che non vi può essere discriminazione, più aumentano i femminicidi” ha aggiunto.

Fonte foto: ANSA

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