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Gallera: "Ritardo vaccini Lombardia? Non chiamo medici in ferie"

Giulio Gallera finisce nuovamente al centro delle polemiche: le dichiarazioni che fanno discutere sulla campagna di vaccinazione in Lombardia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Altra bufera su Giulio Gallera, l’assessore al Welfare della Lombardia. Intervistato da La Stampa ha risposto così circa il procedere a rilento nella regione delle vaccinazioni in riferimento agli ultimi giorni di dicembre e dei primissimi di gennaio 2021: “Ci avevano detto che i vaccini sarebbero arrivati a metà gennaio, poi il 4 gennaio. E noi ci siamo organizzati per quella data. Solo nelle strutture sanitarie pubbliche ci sono 120 mila dipendenti”.

E ancora: “Non ci si può improvvisare, abbiamo preparato un’agenda. Il 31 era l’ultimo giorno dell’anno, poi ci sarebbero stati tre giorni di festa. Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa. Ma assicuro tutti che faremo in tempo, nei tempi previsti. La vaccinazione è una priorità. E il 17 gennaio iniziamo con i richiami per chi ha avuto una prima somministrazione”.

Frasi che immediatamente hanno fatto discutere provocando una pioggia di commenti polemici su Twitter. Nel frattempo, secondo i dati aggiornati al 31 dicembre, la Lombardia è fanalino di coda tra le regioni per numero di vaccinazioni anti Covid effettuate: 2.446, il 3% dei primi 80 mila vaccini a disposizione.

“Agghiacciante – afferma Gallera – una simile classifica. Per non parlare di quelle regioni che hanno fatto la corsa per dimostrare di essere più brave di chissà chi. Noi siamo una regione seria. Partiamo domani con 6000 vaccinazioni al giorno nei 65 hub regionali. I conti facciamoli tra 15 o 20 giorni”.

La priorità è il personale sanitario, “ma non tutto il personale di un reparto. Non possiamo correre il rischio di bloccare una struttura se ci fosse qualche reazione allergica. Anche questo weekend sono state fatte delle vaccinazioni. Ma per noi si parte il 4 gennaio. Iniziamo con 6 mila vaccinazioni al giorno, poi andremo a crescere nel numero in tutti i 65 hub lombardi”.

“Naturalmente – prosegue l’assessore – dobbiamo vedere quanti vaccini ci verranno mandati. Iniziamo con il personale sanitario, poi gli anziani ospiti delle Rsa, i più fragili e infine per fasce di età. Nelle Rsa stiamo facendo un lavoro capillare tra operatori e pazienti. Abbiamo per gli anziani ospiti il problema di tutori e famigliari”.

A questo punto in tanti si chiedono se si riuscirà a rispettare il piano per la vaccinazione di massa entro i termini prefissati. Per quel che concerne la Lombardia e il numero di dosi (qualcuno ha sollevato il dubbio che potrebbero non bastare per tutti), Gallera aggiunge: “Il tema è del governo. Ci fidiamo del governo quando ci ha detto: ‘Vaccinateli tutti’. È una responsabilità precisa. Adesso riceviamo 80 mila vaccini a settimana da Pfizer-Biotech. Aspettiamo che Ema l’agenzia europea per il farmaco mercoledì validi il vaccino Moderna. Poi aspettiamo tutti gli altri”.

Fonte foto: ANSA
Vaccino, quante dosi e a chi: tutti i dati per regione. Il report

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