Frutti di bosco Versilfood richiamati per possibile presenza di Norovirus e virus Epatite A: i lotti a rischio
Frutti di bosco richiamati per possibile presenza di Norovirus e del virus dell'Epatite A: cosa fare in caso di acquisto, quali sono i lotti coinvolti
Il Ministero della Salute ha diffuso la notizia dei frutti di bosco richiamati dai supermercati. Il motivo è la possibile presenza, in diversi lotti, di Norovirus e del virus dell’Epatite A. Cosa fare nel caso in cui si siano acquistate le confezioni nei supermercati e quali sono i rischi nel caso si sia consumato il prodotto in questione.
- Quali sono i lotti ritirati
- Quali sono i lotti coinvolti
- Cosa fare se si sono acquistati i frutti di bosco richiamati
- Quali sono i rischi del consumo di prodotti surgelati: il Norovirus
- I rischi di prodotti con il virus dell'Epatite A
Quali sono i lotti ritirati
Il Ministero della Salute ha reso noto il richiamo di diversi lotti di frutti di bosco Versilfood il 7 aprile 2024 per la possibile presenza di Norovirsu e del virus dell’Epatite A.
Quello che si sa, inoltre, è che i frutti di bosco sono commercializzati con i nomi Versilfungo S.p.A. e MAXI DI.
Alcune delle confezioni di frutti di bosco ritirate
La data di scadenza delle confezioni (che variano dai 300 ai 1000 grammi) dei prodotti interessati oscilla tra il 30 ottobre 2025 e il 30 dicembre 2025.
Quali sono i lotti coinvolti
I lotti coinvolti sono:
- 03AURO
- 17MITRO
- 19NTRO
- 20NTRO
- 22NTRO
- 30MTRO
- 30MTID
- 03AUID
- 03AURG
- 02AUSB
- 16MTSB
- 21NTSB
- 02AUIE
- 03AUIE
- 17MTIE
- 29MTIE
Cosa fare se si sono acquistati i frutti di bosco richiamati
Se avete acquistato uno dei prodotti appartenente ai lotti in questione,, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumare il prodotto.
Quali sono i rischi del consumo di prodotti surgelati: il Norovirus
Noto anche come “virus del vomito invernale” o “virus di Norwalk”, il norovirus si manifesta con una gastroenterite e colpisce fondamentalmente gli ambienti in cui si creano contesti comuni come scuole, asili, ospedali, case di riposo e navi da crociera.
La denominazione “virus di Norwalk” è dovuta a una cittadina nell’Ohio, Stati Uniti, che fu duramente colpita da un’epidemia di gastroenterite nel 1968.
I rischi di prodotti con il virus dell’Epatite A
Per quanto riguarda gli alimenti più spesso coinvolti in casi di infezione da virus dell’Epatite A, questi sono:
- acqua;
- frutti di mare o pescato crudo/poco cotto;
- frutta e verdura cruda/mal lavata e i suoi prodotti derivati;
- cibi freddi pronti per il consumo (come panini o prodotti di gastronomia) che possono essere soggetti a cross-contaminazione diretta, per contatto con altri alimenti che veicolano il virus, oppure indiretta per contatto con utensili o superfici di lavoro contaminate e non adeguatamente pulite.
L’Epatite A è una malattia del fegato, ma è possibile una completa guarigione: spesso decorre in modo asintomatico.
A volte, dopo circa 15-45 giorni dal contatto con il virus, possono manifestarsi sintomi come:
- stanchezza;
- dolori addominali;
- febbre;
- perdita di appetito;
- nausea;
- vomito;
- ittero.
Durante il decorso della malattia, possono comparire inoltre prurito, colorazione scura delle urine e chiara delle feci.