Fratelli morti in hotel a Firenze: nuove rivelazioni sul caso

Nuovi dettagli sul caso dei fratelli belgi ritrovati morti dal padre in una camera d’hotel a Firenze, per il quale è indagato per omicidio colposo un farmacista che avrebbe venduto ai due ragazzi, Dires e Robbe De Ceuster, due confezioni di un potente analgesico a base di oppioidi senza prescrizione medica.

Stando a quanto riferito dal ‘Corriere della Sera’, i due fratelli hanno bevuto birra e inghiottito (complessivamente) 42 compresse di un potentissimo analgesico a base di ossicodone (un oppiaceo con effetti simili a quelli della morfina); poi, i ragazzi si sono addormentati e la morte è arrivata alcune ore dopo.

Quella che conduce al duplice suicidio è una delle piste investigative, ma non sono stati trovati messaggi e il padre dei due giovani ha assicurato che i figli erano tranquilli e non avevano manifestato segni di depressione. L’uomo, però, ha raccontato che il figlio minore aveva problemi di droga.

Il farmacista indagato per aver venduto le confezioni del farmaco ha raccontato agli investigatori di essere stato convinto da uno dei giovani, che gli avrebbe detto di avere forti dolori dopo un recente intervento chirurgico e che, come turista, non avrebbe avuto la possibilità di farsi prescrivere da un medico il farmaco. L’Ordine dei Farmacisti ha aperto un’indagine: non sono esclusi provvedimenti disciplinari.

Intanto, si attendono gli esami autoptici per cercare di capire le motivazioni del gesto dei due giovani. Si indaga inoltre per capire se i due fratelli abbiano assunto stupefacenti e, dunque, abbiano ingerito i farmaci storditi dalla droga e inconsapevoli delle conseguenze.