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CRONACA ESTERA

Finlandia pronta all'invasione della Russia, in Svezia istruzioni alle famiglie per sopravvivere 72 ore

Sale la paura in Scandinavia: la Finlandia si prepara all’invasione della Russia, la Svezia ha istruito i cittadini su come sopravvivere 72 ore

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Aumenta la paura per un’escalation di ostilità in Scandinavia, con i Paesi nordici che aumentano le misure di sicurezza in vista di una possibile invasione della Russia. La Finlandia rafforza la rete di rifugi sotterranei, mentre in Svezia il governo distribuisce manuali con istruzioni per sopravvivere 72 ore in caso di emergenza.

Paura in Scandinavia per l’invasione della Russia

Viste le crescenti tensioni con la Russia, negli ultimi mesi i Paesi nordici hanno intensificato le misure di preparazione e sicurezza civile, provando ad adottare iniziative per garantire la sicurezza della popolazione in caso di conflitto.

Storicamente la Scandinavia, e in particolare la Finlandia, ha avuto non pochi attriti con i vicini russi, dalle guerre degli anni ’30 e ’40 fino ai recenti “incidenti” al confine tra i due Paesi, come l’esplosione del gasdotto Nord Stream.

Il ministro degli Esteri finlandese Elina Valtonen e il presidente del Partito popolare europeo (PPE) Manfred Weber durante una conferenza stampa vicino al checkpoint al confine tra Finlandia e Russia

Queste iniziative riflettono le crescenti preoccupazioni dei Paesi nordici riguardo a un possibile attacco da parte della Russia, soprattutto dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022 e l’ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nato (la Norvegia è stato uno dei Paesi fondatori nel 1949).

I rifugi sotterranei in Finlandia

La Finlandia è probabilmente lo Stato più preoccupato della zona, dato che condivide una frontiera di 1.340 chilometri con la Russia, motivo per il quale ha deciso di rafforzare le sue infrastrutture di difesa civile.

Helsinki dispone già da tempo di una vasta rete di tunnel sotterranei (originariamente costruiti per fungere da rifugi antiatomici durante la Guerra Fredda), lunga circa 300 km, che può essere utilizzata come rifugio per la popolazione in caso di emergenza.

I rifugi, progettati per resistere a esplosioni, attacchi chimici e nucleari, sono in grado di ospitare fino a 4,8 milioni di persone, quasi l’intera popolazione del Paese, che conta 5,5 milioni di abitanti. Al loro interno sono state già predisposte forniture di emergenza, sistemi di ventilazione e aree dedicate a dormitori e cucine.

Svezia, istruzioni di sopravvivenza alle famiglie

La Svezia ha invece adottato un piano diverso, e uno dei passi principali è stato la distribuzione di un manuale, inviato a tutte le famiglie svedesi, sulla scia di quanto fatto durante la Seconda Guerra Mondiale con l’opuscolo “Se arriva la guerra”.

Questo manuale, che centralmente porta il messaggio “Se la Svezia venisse attaccata da un altro Paese, non ci arrenderemo mai. Tutte le informazioni che affermano che la resistenza deve cessare sono false”, contiene istruzioni dettagliate su come prepararsi e comportarsi in caso di conflitto armato.

Il manuale consiglia ai cittadini di avere scorte di cibo e acqua sufficienti per almeno 72 ore, insieme a medicinali essenziali, batterie, candele, radio a manovella e altri beni di prima necessità. Le famiglie vengono inoltre invitate a identificare rifugi vicini e a pianificare come rimanere in contatto con i propri cari in caso di blackout delle comunicazioni.

Fonte foto: IPA

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