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Filippo Turetta pronto all'interrogatorio col gip: cosa può succedere e per quali altri reati rischia l'accusa

Tutto pronto per l'interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin: cosa può succedere davanti al giudice

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Cosa è successo la sera di sabato 11 novembre, quando è morta Giulia Cecchettin? Il giudice per le indagini preliminari (gip), ma anche il pubblico ministero (pm), vogliono sentirlo da Filippo Turetta, l’ex fidanzato che in Germania, dopo una fuga durata una settimana, avrebbe confessato l’omicidio alla polizia tedesca. Le indagini sono ancora in corso, bisogna fare chiarezza su alcune cose e la versione dello studente potrebbe fare luce su alcuni aspetti. Quando si terrà l’interrogatorio di garanzia e di quali altri reati potrebbe essere accusato.

Interrogatorio col gip

Filippo Turetta avrebbe confessato di aver ucciso Giulia Cecchettin alla polizia tedesca, durante l’arresto. Dovrà però ripeterlo nell’interrogatorio di garanzia previsto alle 10 di martedì 28 novembre davanti al gip di Venezia, Benedetta Vitolo, per far sì che quelle dichiarazioni abbiano valore.

Ci sarà anche il pm, Andrea Petroni, che potrebbe aggiungere all’omicidio volontario aggravato e al sequestro anche la premeditazione e l’occultamento di cadavere dell’ex fidanzata.

Il carcere di Verona, dove è rinchiuso Filippo Turetta

Davanti al gip, Turetta potrebbe:

  • avvalersi della facoltà di non rispondere;
  • rispondere alle domande (confessando o comunque collaborando alle indagini);
  • rilasciare solo dichiarazioni spontanee.

Solo dopo l’interrogatorio il ragazzo potrà incontrare i suoi genitori.

L’avvocato Giovanni Caruso

Dall’altra parte il legale di Turetta, Giovanni Caruso, ha ricevuto lunedì 27 novembre il fascicolo della Procura sull’omicidio di Giulia Cecchettin.

L’avvocato potrà studiarlo per costruire la strategia difensiva, concordandola col suo assistito dopo il colloquio alla vigilia dell’interrogatorio.

L’interrogatorio col pm

Durante l’interrogatorio col gip, Turetta potrebbe essere sentito anche dal pm di Venezia, Andrea Petroni, che coordina le indagini dei carabinieri.

Se Turetta decidesse di rispondere al giudice, infatti, anche il pubblico ministero potrebbe intervenire con le proprie domande, nonostante le indagini siano in corso.

Per esempio, Adnkronos riferisce che ”non è chiaro” se Filippo Turetta abbia legato le mani di Giulia Cecchettin col nastro adesivo utilizzato per chiuderle la bocca e impedire alla 22enne di urlare e chiedere aiuto.

Non ne abbiamo certezza, è una delle cose che dovrà chiarire’‘ spiega una fonte investigativa all’agenzia.

A prescindere da questo scenario, gli inquirenti avrebbero comunque in programma un altro interrogatorio con Turetta nei prossimi giorni: l’accusato, però, potrebbe decidere di non rispondere né al gip né al pm.

L’auto ancora in Germania

Nel frattempo, la Fiat Grande Punto nera a bordo della quale Filippo Turetta si era dato alla fuga dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin è ancora ad Halle, in Germania.

Sarà riportata in Italia nei prossimi giorni, affidata direttamente ai carabinieri del Ris di Parma per le analisi: sia del veicolo, sia degli oggetti al suo interno, già sequestrati, come per esempio il telefono di Filippo Turetta, ma anche un coltello, un guanto e circa 300 euro in contanti.

Il pm di Venezia, Andrea Petroni, avrebbe richiesto al suo omologo tedesco di poter procedere al trasporto del veicolo.

Dove si trova Filippo Turetta

Al momento, Filippo Turetta è nel reparto infermeria del carcere Montorio a Verona, in attesa del trasferimento, che avverrà dopo le valutazioni psicologiche e psichiatriche.

Poi, sarà spostato nella sezione Protetti, dove sarà sorvegliato a vista contro il rischio suicidio e non avrà contatti, a suo tutela, con detenuti in carcere per altre tipologie di reati.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, è Viene descritto come “tranquillo” e avrebbe chiesto di poter leggere libri e incontrare i genitori.

Avrebbe già incontrato il cappellano dell’istituto penitenziario.

Fonte foto: ANSA
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