Figlio di un anno morto strangolato dalla madre a Voghera vicino Pavia: Elisa Roveda piantonata in psichiatria
Elisa Roveda avrebbe strangolato il figlio di un anno, uccidendolo, mentre il marito era al lavoro: avrebbe confessato, è ricoverata in Psichiatria
Orrore a Voghera, in provincia di Pavia. La mattina di venerdì 14 luglio una madre, Elisa Roveda, avrebbe strangolato il figlio di appena un anno. Dopo l’aggressione, la madre avrebbe ammesso di aver ucciso il piccolo. Ora è piantonata dai carabinieri in ospedale, nel reparto di psichiatria.
- Lo strangolamento e la confessione: "Ho ucciso mio figlio"
- Il racconto dei vicini: "Volevano il bimbo da 5 anni"
- Il marito era al lavoro
- Piantonata in ospedale
- Il commento della sindaca di Voghera
Lo strangolamento e la confessione: “Ho ucciso mio figlio”
Secondo quanto raccolto all’Ansa, una donna, Elisa Roveda, in preda a un raptus avrebbe strangolato il figlio di un anno in via Mezzana, a Voghera (provincia di Pavia), intorno alle 9 della mattina di venerdì 14 luglio.
Dopodiché la madre della presunta omicida avrebbe chiamato il 118, chiedendo di soccorrere il piccolo.
All’arrivo dei carabinieri la donna avrebbe ammesso l’omicidio: “Ho ucciso mio figlio”, riporta l’Adnkronos.
Sul posto sono poi intervenuti gli operatori sanitari del 118 che, però, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Il racconto dei vicini: “Volevano il bimbo da 5 anni”
Il quotidiano Il Giorno riporta le reazioni proprio del vicinato: la donna è descritta come una “madre amorevole e premurosa, portava spesso il figlio a passeggio. Da quando era diventata mamma sembrava più felice”. E ancora: “Quando li vedevo passare erano il ritratto della felicità”
Ma alcuni dei vicini avrebbero confermato come la donna soffrisse da tempo di problemi psichici, tanto che era seguita dai servizi sociali e affiancata costantemente dalla famiglia, che cercava di non lasciarla mai sola.
Una vicina di casa, ai microfoni del TgR Lombardia, ha raccontato di essere stata svegliata da “mio marito perché ha sentito urlare la nonna: è andato là ma poi è scappato. Mi ha detto che non ce l’ha fatta”.
Secondo la vicina, Elisa Roveda era stanca e per questo aveva preso una pausa dal lavoro. Soffriva di “depressione post partum, è capitato anche a me. Era un po’ agitata ma stava bene. Erano 5 anni che volevano questo bambino“.
Il marito era al lavoro
Al momento della tragedia Elisa Roveda, che avrebbe 45 anni secondo l’Ansa, si sarebbe trovata da sola in casa col bimbo.
Il marito, Maurizio Baiardi, era al lavoro. Dopo la sua uscita di casa sarebbe passata solo un’ora prima dell’arrivo della madre della presunta killer.
Sarebbe stata proprio la nonna del piccolo Luca a chiamare il 118, quando ormai era troppo tardi.
Piantonata in ospedale
La donna si troverebbe in ospedale, al policlinico San Matteo di Pavia: è ricoverata in psichiatria, piantonata dai carabinieri, in attesa che la Procura di Pavia prenda provvedimenti.
Al momento sarebbe sotto shock: non appena si sarà ripresa, verrà interrogata.
Sul posto anche il pm di turno.
Il commento della sindaca di Voghera
Paola Garlaschelli, sindaca di Voghera, esprime il suo dolore su Facebook: “Rimaniamo attoniti di fronte a un bimbo strappato alla vita da un gesto terribile. Attendiamo di sapere di più dalle forze dell’ordine sulla tragedia che questa mattina ha sconvolto la nostra città”.
“Per ora un pensiero di dolore enorme e di vicinanza alla famiglia”, conclude il post.