Sanremo, dai tamponi agli assembramenti: il piano sicurezza
Al via la 71^ edizione del Festival di Sanremo, profondamente diversa da tutte le precedenti perché condizionata dal Covid: il piano sicurezza
La 71^ edizione del Festival di Sanremo, in programma da martedì 2 marzo a sabato 6 marzo, è pronta al via. Rispetto al passato, però, dentro e fuori dal teatro ci saranno tantissime novità legate all’emergenza Covid. La questura ha predisposto un piano coinvolgendo i reparti antiterrorismo e quelli mobili, per vigilare su ogni protesta in cerca di visibilità fuori dall’Ariston. C’è poi tutta la macchina anti-Covid: dalla calendarizzazione dei tamponi per staff e cantanti alla gestione di eventuali assembramenti.
Sanremo, chiusura dei varchi e niente assembramenti: il piano sicurezza
Come riportato dal Secolo XIX, il questore di Imperia (Pietro Milone) ha predisposto un piano che non prevede varchi al Festival per accedere al teatro. Massima allerta all’esterno, per non dare visibilità a eventuali proteste in zona Ariston.
Il ministero dell’Interno ha concesso un centinaio di agenti che sorveglieranno Sanremo. Il loro obiettivo sarà far rispettare anche le ordinanze del sindaco Alberto Biancheri: divieto di transito dei pedoni ogni giorno dalle 14 al termine della diretta televisiva, e di stazionamento già dalle 8 del mattino per evitare assembramenti.
Gli agenti dovranno presidiare, giorno e notte, tutte le strade di accesso intorno al teatro. Pronti a entrare in azione anche gli Uopi della Polizia di Stato e i Sos dell’Arma dei carabinieri, reparti antiterrorismo esperti di guerriglia in contesti urbani.
Ci saranno anche artificieri e cani addestrati a fiutare gli esplosivi: effettueranno bonifiche quotidiane del teatro.
Presente poi la Polizia postale: una task force interverrà in caso di attacchi hacker al Festival.
Il nostro speciale dedicato a Sanremo 2021
Sanremo, il piano tamponi: ai cantanti saranno fatti a domicilio
La responsabilità dei tamponi sarà invece sulle spalle di Stefano Ferlito, direttore del dipartimento emergenza e accettazione dell’Asl 1 Imperiese e storico medico del Festival di Sanremo.
La macchina organizzativa prevede che chiunque, per entrare all’Ariston, presenti il risultato di un tampone effettuato 48 prima. Una volta all’ingresso, il personale sanitario presente in loco ripeterà il tampone: questo dovrà essere ripetuto ogni 72 ore.
Ai tamponi si dovranno sottoporre tutti, anche i cantanti con i loro accompagnatori: per evitare assembramenti di curiosi, i tamponi a chi salirà sul palco saranno fatti la mattina a domicilio, a un orario concordato.
Il piano tamponi prevede il coinvolgimento di circa 20 infermieri che lavoreranno divisi per turni dalle 8 alle 20. Oltre a loro, garantita la presenza di due medici di laboratorio più due tecnici di laboratorio.
Al momento sono state riscontrate due positività:
- un chitarrista dell’orchestra Rai, costretto a rinunciare alla partecipazione;
- una delle otto ballerine di Elodie, artista voluta da Amadeus nella rosa delle co-conduttrici. Il corpo di ballo ha viaggiato insieme, quindi è stato messo in quarantena: Elodie dovrà probabilmente rivedere la sua esibizione e cantare senza essere accompagnata. Oppure trovare un nuovo corpo di ballo, ma in tempi strettissimi (si esibirà nella seconda serata del Festival, mercoledì 3 marzo).