Femminicidio Patrizia Russo a Solero, Giovanni Salamone tenta il suicidio in carcere: salvato dall'agente
Femminicidio Patrizia Russo a Solero: Giovanni Salamone ha cercato di impiccarsi utilizzando un lenzuolo come cappio ed è stato salvato dalla polizia penitenziaria
Giovanni Salamone, l’assassino reo confesso di Patrizia Russo, ha tentato di togliersi la vita all’interno del carcere Don Soria di Alessandria, ma è stato salvato dall’intervento tempestivo della polizia penitenziaria.
- Giovanni Salamone tenta il suicidio in carcere: salvato
- Lo sfogo del segretario del sindacato della polizia penitenziaria
- Il femminicidio di Patrizia Russo, accoltellata nel sonno dal marito
Giovanni Salamone tenta il suicidio in carcere: salvato
L’episodio è avvenuto nella serata di venerdì 18 ottobre, quando Salamone, approfittando dell’assenza del suo compagno di cella, uscito per fare la doccia, ha cercato di impiccarsi utilizzando un lenzuolo come cappio.
Erano circa le 19:45 quando gli agenti di turno si sono accorti di quanto stava accadendo e sono intervenuti in tempo per evitare il suicidio.
Giovanni Salamone ha ucciso la moglie, Patrizia Russo, con almeno 7 coltellate. Poi è stato lui stesso a chiamare i carabinieri per confessare tutto
Il tentativo di suicidio ha riacceso il dibattito sulle condizioni delle carceri italiane e sulla necessità di migliorare le risorse e il sostegno al personale penitenziario per affrontare situazioni critiche come quella avvenuta ad Alessandria.
Lo sfogo del segretario del sindacato della polizia penitenziaria
La notizia è stata diffusa dal sindacato Osapp, l’Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria, che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalle guardie carcerarie nonostante le difficili condizioni operative.
Leo Beneduci, segretario dell’Osapp, ha denunciato la mancanza di una politica penitenziaria adeguata e l’abbandono del personale da parte dei vertici dell’amministrazione.
Nonostante ciò, ha affermato, gli agenti di polizia penitenziaria continuano a svolgere il loro dovere con professionalità e dedizione.
Il femminicidio di Patrizia Russo, accoltellata nel sonno dal marito
Giovanni Salamone, agricoltore originario di Agrigento, aveva ucciso la moglie Patrizia Russo all’alba del 16 ottobre nella loro casa a Solero, in provincia di Alessandria, dove la donna lavorava come insegnante.
Dopo averla accoltellata nel sonno, aveva chiamato il 112 confessando immediatamente il femminicidio.
La coppia, trasferitasi da poco in Piemonte, era tornata recentemente dalla Sicilia, dove Salamone coltivava terreni di ulivi.