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Farmaco anti bronchiolite gratis per i neonati: a novembre via alla somministrazione in tutta Italia

A partire da novembre, i neonati di tutta Italia potranno essere protetti contro la bronchiolite, grazie alla somministrazione del Nirsevimab

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

A partire da novembre, i neonati di tutta Italia potranno essere protetti gratuitamente contro la bronchiolite, grazie alla somministrazione di un nuovo anticorpo monoclonale, il Nirsevimab. La Conferenza Stato-Regioni ha approvato l’intesa che rende disponibile il farmaco per la prevenzione del virus respiratorio sinciziale (Rsv), una delle principali cause di infezioni respiratorie nei bambini. Il farmaco, in grado di prevenire il 90% delle ospedalizzazioni dovute a infezioni da Rsv, sarà offerto senza alcun costo alle famiglie e distribuito a livello nazionale.

Come funziona il farmaco anti bronchiolite e chi può richiederlo

Il farmaco sarà somministrato ai neonati che nasceranno da novembre in poi, ai piccoli nati nei 100 giorni precedenti e ai bambini fragili con meno di 24 mesi.

Le famiglie non dovranno sostenere spese per accedere al Nirsevimab: la campagna è interamente finanziata dallo Stato, con uno stanziamento di 50 milioni di euro già previsto per coprire i primi sei mesi di distribuzione del farmaco.

Per richiedere il farmaco, le famiglie potranno rivolgersi al proprio pediatra o alle strutture sanitarie locali, che gestiranno la somministrazione.

La campagna di immunizzazione verrà svolta principalmente presso gli ambulatori pediatrici e i centri ospedalieri. Per le famiglie di bambini nati nei 100 giorni precedenti novembre, sarà sufficiente un consulto medico per pianificare la somministrazione dell’anticorpo.

Cos’è la bronchiolite

La bronchiolite è un’infezione virale che colpisce principalmente i neonati, infiammando le vie respiratorie più piccole dei polmoni (i bronchioli).

Il virus respiratorio sinciziale (Rsv) è la causa più comune di questa patologia, che può provocare gravi difficoltà respiratorie nei neonati, con conseguenze potenzialmente letali, soprattutto nei prematuri o nei bambini con patologie preesistenti.

Ogni anno, l’Rsv causa oltre 100.000 decessi di bambini sotto i cinque anni in tutto il mondo, e solo nel 2023 in Italia si sono registrati 15.000 ricoveri per bronchiolite, di cui 3.000 in terapia intensiva.

Distribuzione e meccanismo solidale tra le Regioni

Il Nirsevimab sarà distribuito su tutto il territorio nazionale, con un meccanismo di “cessione solidale” del 20% delle dosi da parte delle Regioni che hanno già completato la gara d’acquisto.

Questo sistema è stato pensato per assicurare che tutte le Regioni, comprese quelle che si trovano in difficoltà finanziarie o logistiche, possano accedere al farmaco in modo equo e tempestivo.

In questo modo, si garantirà una copertura uniforme in tutta Italia, evitando diseguaglianze nell’assistenza sanitaria.

Fonte foto: Getty Images

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