Eutanasia con l'azoto, nasce in Svizzera la bara "fai da te" per l'ultimo viaggio: come funziona
Nelle prossime settimane verrà usata per la prima volta in Svizzera Sarco, una capsula "fai da te" per l'eutanasia con l'azoto
Annunciata nel 2021, la bara “fai da te” del progetto Sarco è ora pronta all’uso. La macchina dall’aspetto futuristico, già ribattezza la “Tesla dell’eutanasia“, che permette di premere un pulsante e attendere una morte indolore usando l’azoto, dovrebbe essere sperimentata in Svizzera nelle prossime settimane.
In Svizzera la capsula della morte Sarco
Il sarcofago della morte Sarco è nato da un’idea del 76enne australiano Philip Nitschke, strenuo sostenitore della morte assistita. E promette una morte indolore senza l’assunzione o la somministrazione via endovenosa di farmaci.
Secondo quanto riporta la testata svizzera Nzz, la bara “fai da te” sarebbe pronta al lancio e dovrebbe essere usata nelle prossime settimane in Svizzera.
Già nel 2021 Nitschke aveva anticipato che il primo utilizzo di Sarco sarebbe avvenuto proprio in Svizzera, per via delle sue regole liberali sul suicidio medicalmente assistito.
La bara “fai da te”
L’idea alla base della macchina Sarco è quella di “integrare le nuove tecnologie per rendere la morte elettiva pacifica un diritto di tutti gli adulti razionali”, spiega l’azienda produttrice, l’australiana Exit International, fondata da Philip Nitschke.
Si tratta di una capsula stampata in 3D che viene attivata dall’interno, dalla persona che desidera mettere fine alla propria vita.
Eutanasia con l’azoto, come funziona
Premendo un pulsante dopo una serie di domande di sicurezza, la capsula per il suicidio medicalmente assistito si riempie di azoto, facendo calare rapidamente i livelli di ossigeno.
A causa dell’assenza di ossigeno, la persona all’interno della macchina perde i sensi, per poi spirare, il tutto in pochi secondi e in modo indolore, secondo quanto promesso dal suo ideatore.
Secondo quanto riporta Nzz, i preparativi per il primo uso di Sarco sono ormai ultimati e la persona selezionata per la prima procedura di suicidio assistito sarebbe già pronta.
Da più parti però si avanzano dubbi sull’efficacia della macchina: è davvero sicura e consente realmente un trapasso rapido e indolore?
Inoltre non è chiaro se sia legale: Sarco potrebbe avere bisogno di una certificazione ai sensi della legge svizzera sui dispositivi medici.