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Erasmus al Sud, la proposta delle Sardine non piace: la polemica

L'idea dei portavoce, presentata al ministro Provenzano, non ha raccolto i favori della rete e del mondo accademico

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Le Sardine continuano a dividere il Paese dopo 3 mesi dalla loro prima apparizione, con il flash mob in piazza a Bologna. Il 14 e il 15 marzo saranno date decisive per il movimento, che si riunirà in un congresso fondativo a Scampia, a Napoli, per gettare le fondamenta per il futuro. Nel mentre fa discutere la proposta di una sorta di ‘Erasmus’ al Sud.

L’incontro tra il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e le Sardine

Durante l’incontro di due ore con il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano i rappresentanti del movimento avevano affrontato diversi temi. Mattia Santori aveva parlato all’Ansa di “un ottimo incontro. È bello incontrare ministri che partono da una formazione analitica, che partono dai dati, dalla ricerca, però contaminata da tanto umanesimo, da un approccio culturale molto vicino alla percezione del cittadino medio”.

“Abbiamo ascoltato, a brevissimo sarà pronto il piano per il Sud, abbiamo portato un po’ di punti, specie Jasmine Cristallo, Massimiliano Perna, Isabella Capozzi e Michele Cera“. ovvero i portavoce delle Sardine di Calabria, Sicilia e Puglia.

La proposta delle Sardine: Erasmus tra regioni del Sud e del Nord

“Tra le nostre proposte per cambiare il paradigma, perché non ripristinare fin dall’Università una sorta di Erasmus tra regioni del Sud e del Nord? Perché un napoletano non può farsi 6 mesi al Politecnico di Torino e un torinese 6 mesi a Napoli o a Palermo per studiare archeologia, arte, cultura o diritto?”, si era chiesto Mattia Santori.

Erasmus tra Nord e Sud: la critica alla proposta delle Sardine

La proposta delle Sardine non è però stata accolta con entusiasmo da tutti, a partire da molti utenti social, come riporta Tomaso Montanari, saggista e accademico, che sulle pagine de Il Fatto Quotidiano ha riassunto la reazione del web: “Sono decenni che gli studenti del Sud fanno l’Erasmus al Nord. Ma si chiama emigrazione interna, e non è una libera scelta“.

“Chiunque conosca la sperequazione di finanziamento che colpisce gli atenei meridionali non può che trovare lunare quella proposta. Perché essa, implicando una parità che non esiste, parte da una completa ignoranza dello stato delle cose“, ha sottolineato lo storico dell’arte.

Peggiorata da “l’accettazione e la perpetuazione dei peggiori stereotipi, ormai in parte falsi e comunque da ribaltare ove siano veri. Cioè una dicotomia tra il Nord votato all’innovazione tecnologica e un Sud destinato a occuparsi della sua bellezza o a formare avvocati e pubblici funzionari“.

Tomaso Montanari non si è limitato a criticare la particolare proposta della Sardine, ma si è chiesto anche “perché un gruppo di giovani evidentemente svegli quando ha l’opportunità di chiedere al Governo cosa cambiare di questo Paese orrendo tira fuori una simile sciocchezza, o meglio una simile pochezza?”.

Sulle pagine de Il Fatto Quotidiano ha poi aggiunto: “Se non vuoi prendere posizione sui temi, cioè sulle cose concrete e urgenti come la giustizia sociale, l’eguaglianza, il diritto allo studio, la difesa dell’ambiente e la sostenibilità, è difficile cambiare alcunché. Ed è anche difficile fare una qualunque proposta al governo che non sia un pensierino edificante che, siccome non vuol dire nulla, non dà noia a nessuno“.

“Non è un caso se le Sardine piacciono così tanto al sistema, all’establishment. Perché ce l’hanno con chi da destra vorrebbe prendere il potere in questo sistema, ma non dicono nulla sulle ragioni per cui la destra ha tutto questo consenso”, ha sottolineato.

Per Tomaso Montanari le Sardine avrebbero paura di “dire che l’Università è stata uccisa dall’autonomia fatta in questo modo, dalla riforma Berlinguer, e poi dalla Moratti e dalla Gelmini, con le loro privatizzazioni e aziendalizzazioni. E ancora di dire che se i meridionali devono andare a studiare fuori è a causa di scelte fatte a tavolino da chi ormai il Sud lo dava per morto“.

“Ecco, dire queste e le altre cose vere che si devono dire è terribilmente divisivo, perché mostrerebbe a tutti le responsabilità del mondo che oggi plaude alle Sardine. Cioè quello del vecchio centrosinistra di governo con il suo apparato mediatico. Care Sardine, non abbiate paura di dire le cose come stanno. Come ha detto un grande rivoluzionario”, ha concluso l’accademico, citando il Vangelo, “la verità vi farà liberi“.

Fonte foto: Ansa
Sardine a Bologna, le immagini del concerto-evento

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