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CRONACA ESTERA

Epidemia di polmonite tra i bambini in Francia dopo la Cina: casi in aumento a causa del Mycoplasma pneumoniae

Aumentano i casi di polmoniti infantili in Francia. Dopo la Cina, i dati dei Pronto soccorso francesi segnano +44% di ingressi nella fascia 0-2 anni

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Allerta epidemia di polmonite tra i bambini in Francia. Dopo la Cina e il picco di malattie respiratorie nei più piccoli, la preoccupazione arriva anche in Francia dove gli accessi in Pronto soccorso nella fascia 0-2 anni sono aumentati del +44%. Il responsabile dell’epidemia di polmoniti sarebbe il batterio mycoplasma pneumoniae, lo stesso accusato in Cina del boom di casi.  Dall’Italia arriva lo stop alla preoccupazione: secondo il virologo Pregliasco non c’è nessun allarme.

Aumento polmoniti infantili in Francia

Dopo la Cina, anche in Francia aumentato i casi di polmoniti infantili. Scatta l’allarme, soprattutto per la fascia 0-2 anni. Il batterio mcyoplasma pneumoniae nei bambini causa forte affaticamento, febbre e tosse persistente e profonda. Molti i genitori che ricorrono al Pronto soccorso a causa delle infezioni del tratto respiratorio.

Il boom dei casi fa segnare giorni difficili per i ricoveri, soprattutto per i reparti pediatrici. Le fasce più colpite sono 0-2 anni (aumento accessi in ospedale + 44%) e fascia 2-14 anni con il 23% nei Pronto soccorso. Si tratta, secondo il bollettino del ministero della Salute francese, di un vero e proprio raddoppio dei casi rispetto all’anno scorso e quello prima.

Oms: i dati dalla Cina

Dalla Cina arrivano i dati relativi alle ultime settimane dei casi di polmonite. L’Organizzazione mondiale della sanità e le autorità sanitarie cinesi hanno spiegato come l’aumento dei casi sia da collegare ad alcuni patogeni noti come il virus dell’influenza, il rinovirus, il virus respiratorio sinciziale, adenovirus, batteri.

Scongiurata l’ipotesi di un nuovo patogeno, come per il caso del coronavirus, resta però preoccupante l’aumento delle infezioni polmonari nei bambini. Una tendenza simile alla Francia, ma anche ai dati italiani rispetto lo scorso anno o due anni fa.

Pregliasco: “No ad allarmismi”

A smorzare il senso di preoccupazione ci ha pensato il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, che ha sottolineato come l’aumento di casi non rappresenta un allarme, ma è necessaria “attenzione a livello istituzionale, nazionale e internazionale”.

Sull’aumento dei casi di polmonite in Francia, il virologo spiega che potrebbe avere la stessa causa delle polmoniti in Cina, quindi sono dovute a un ritorno alla vita comunitaria, senza restrizioni.

Fonte foto: 123rf

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