Emanuela Orlandi, pubblicato il contenuto delle chat segrete sui fedelissimi del Papa: cosa è emerso
Con la riapertura del caso, è emerso il contenuto delle chat su Emanuela Orlandi che il fratello Pietro ha depositato con una denuncia nel 2019
La Procura della Santa Sede, guidata dal promotore di giustizia Alessandro Diddi, dopo aver raccolto nuovi elementi forniti dalla familiari di Emanuela Orlandi e dai loro legali, ha riaperto le indagini sulla 15enne, cittadina vaticana, scomparsa nel 1983.
La sua vicenda è ancora avvolta dalla nebbia a distanza di 40 anni.
- Persone "vicinissime a Papa Francesco": l'accusa di Pietro Orlandi
- I messaggi in chat degli alti prelati sul caso di Emanuela Orlandi
- "In Vaticano sanno cosa è accaduto a Emanuela Orlandi": l'accusa
Persone “vicinissime a Papa Francesco”: l’accusa di Pietro Orlandi
Nel nuovo fascicolo sono presenti delle chat contenute nella denuncia depositata da Pietro Orlandi. Il fratello di Emanuela Orlandi avrebbe passato agli inquirenti delle comunicazioni avvenute tra persone “vicinissime a Papa Francesco“.
Gli alti prelati avrebbero parlato via messaggio di un dossier aperto in Vaticano sul rapimento della 15enne, indicando il cardinale Santos Abril y Castelló e il presbitero Lucio Ángel Vallejo Balda come persone informate sui fatti.
I messaggi in chat degli alti prelati sul caso di Emanuela Orlandi
È stato lo stesso Pietro Orlandi a raccontare in un’intervista a Il Fatto Quotidiano i contenuti delle chat, che risalgono a un periodo compreso tra il 2013 e al 2014.
“Mi raccomando, dobbiamo fare delle fotocopie di tutti questi documenti di Emanuela”, si leggerebbe tra i messaggi. E ancora: “Però a questo punto i tombaroli chi li deve pagare visto che li dobbiamo pagare di nascosto?”.
Dunque: “Papa Francesco ci dice che dobbiamo andare avanti, però poi siamo noi che dobbiamo fare le cose, che facciamo? Abril ci dice che dobbiamo andare avanti che poi a settembre dobbiamo fare l’inventario delle cose che abbiamo trovato”.
“In Vaticano sanno cosa è accaduto a Emanuela Orlandi”: l’accusa
Frasi che secondo il fratello di Emanuela Orlandi si riferirebbero alla tomba vuota con una stanza segreta sotto aperta nel 2019 nel Cimitero Teutonico dopo una segnalazione da fonti vaticane ai legali della famiglia.
E che farebbero intuire che ai piani alti si sapeva già che sarebbe stata una pista inconcludente, o addirittura che quella stanza sarebbe stata liberata dagli oggetti riconducibili alla ragazza scomparsa a ridosso dell’arrivo degli investigatori.
Per Pietro Orlandi “lo sanno anche i sassi che in Vaticano sanno cosa è accaduto a Emanuela. Anche Papa Ratzinger lo sapeva e si è portato questo segreto nella tomba, come il suo predecessore”.
“Noi continueremo fino alla fine a pretendere verità e giustizia. Lo dobbiamo a Emanuela e a tutte le vittime della crudeltà umana“, ha concluso nell’intervista a FQ.