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Eitan affidato a un tutore esterno: la decisione per il bimbo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone

Continua la battaglia in Tribunale per la tutela legale del bambino che ha perso i genitori e il fratellino con il crollo della funivia del Mottarone

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Il Tribunale per i Minorenni di Milano ha preso una decisione per Eitan, il bimbo sopravvissuto alla tragedia del crollo della funivia del Mottarone del 23 maggio scorso. Il procedimento sul reclamo presentato dai nonni materni contro la nomina della zia paterna Aya Biran come tutrice legale, si è concluso con l’assegnazione di un nuovo tutore, “un professionista estraneo a entrambe le famiglie di origine”. Tuttavia il bimbo rimarrà con la sorella del padre nel Pavese.

Eitan affidato a un tutore esterno: i motivi dietro la decisione dei giudici

A spiegare i motivi dietro questa scelta c’è “l’elevatissima conflittualità, manifestatasi successivamente all’iniziale nomina del tutore” che “ha reso necessaria l’individuazione di un soggetto terzo”, come ha dichiarato la presidente del Tribunale per i Minorenni, Maria Carla Gatto, all’Ansa.

“La contesa parentale insorta indubbiamente contribuisce a complicare ogni scelta personale, relazionale, economica ed educativa che dovrà essere assunta nel prioritario interesse del bambino, già così drammaticamente segnato dai tragici vissuti personali”, ha sottolineato il magistrato.

Eitan affidato a un tutore esterno: le reazioni e le richieste dei nonni materni

“Nell’interesse del minore accogliamo con soddisfazione la rimozione di Aya Biran come tutore a favore di un terzo, come era stato richiesto fin dall’inizio dai nonni materni”, hanno dichiarato gli avvocati Sara Carsaniga e Paolo Polizzi, legali dei nonni materni Shmuel Peleg ed Esther Cohen.

L’11 settembre il bimbo era stato portato in Israele dalla coppia, ma era stato riportato in Italia il 3 dicembre dopo sentenza della Corte Suprema di Tel Aviv, che ha dato ragione alla giustizia italiana, che aveva avviato le indagini per il sequestro di Eitan.

La vinceda legale è iniziata il 22 ottobre. Il 9 dicembre si è svolta un’udienza presso la sede del Tribunale per i Minorenni di Milano nel quale si era discussa la nomina della zia paterna, sulla base di documento redatto dal medico legale subito dopo l’incidente che ha ucciso i genitori, il fratellino e i bisnonni di Eitan.

I Peleg hanno contestato anche la presunta falsità del verbale di nomina. Dopo aver sentito le due famiglie del bambino, i giudici si erano riservati di decidere. La sentenza è arrivata il 17 dicembre.

Eitan, il bimbo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone.

Eitan affidato a un tutore esterno: gli altri procedimenti in Tribunale

Aya Biran aveva presentato al Tribunale anche una richiesta per adottare il nipote, come fatto tra l’altro anche dalla zia materna del piccolo. Il procedimento, comunque, è autonomo rispetto a quello sulla nomina del tutore.

La sorella del padre del piccolo e il marito Or Nirko sono indagati dalla Procura di Pavia per diffamazione e furto in abitazione sulla base di una denuncia sporta dalla nonna materna del bambino, Esther Cohen. La donna aveva dichiarato alle forze dell’ordine che la coppia avrebbe prelevato oggetti come telefoni e dispositivi informatici dalla casa dei genitori di Eitan.

Fonte foto: ANSA
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