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CRONACA ESTERA

Due italiani dispersi in Israele, sono marito e moglie: il ministro Tajani non esclude che siano stati rapiti

Dei due cittadini con doppio passaporto italiano e israeliano non si hanno notizie da 48 ore, si trovavano nel kibbutz di Be’eri

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Ci sono due cittadini italo-israeliani tra i dispersi dopo l’attacco di Hamas in Israele di sabato 7 ottobre. L’annuncio è arrivato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il Tg1: “Ci auguriamo che non siano prigionieri nella Striscia di Gaza, non abbiamo notizie in questo senso e nell’altro”, ha detto Tajani. Secondo le informazioni raccolte dalla Farnesina, si tratta di marito e moglie con doppio passaporto che si trovavano nel kibbutz di Be’eri. Dei due non si hanno notizia da 48 ore. Come riportato da Repubblica, i due dispersi si chiamano Lilach Clea Havron ed Eviatar Moshe Kisnis.

Il ministro Tajani: “Siamo in contatto con le autorità israeliane”

“Stiamo cercando di verificare l’accaduto e siamo in contatto con le autorità israeliane per capire cosa sia successo loro”, ha proseguito il ministro Tajani.

Lo stesso titolare della Farnesina ha ricordato che, nell’esercito israeliano, ci sono circa mille ragazzi con doppio passaporto che sono arruolati e stanno svolgendo il servizio di leva.

Si trovavano in uno dei kibbutz attaccati da Hamas

Situato nel sud di Israele, nei pressi del confine orientale con la Striscia di Gaza, il kibbutz di Be’eri è tra quelli duramente attaccati sabato 7 ottobre nel corso dell’offensiva lanciata da Hamas.

Secondo le notizie diffuse dal servizio di soccorso israeliano Zaka, nella piccola comunità agricola sono stati recuperati 100 corpi in seguito all’assedio dei miliziani.

All’interno del kibbutz i residenti sono rimasti ostaggi di Hamas per lungo tempo.

Hamas minaccia di uccidere gli ostaggi

L’esercito israeliano ha fatto sapere di essere a conoscenza dei nomi di tutti i cittadini ostaggio di Hamas.

Tuttavia, l’esatto numero verrà reso noto solo dopo che le famiglie saranno state informate, e per ora sono state 30 le famiglie contattate dall’esercito.

Sempre nella giornata di oggi, un portavoce delle Brigate Al Qassam di Hamas ha fatto sapere che i miliziani sono pronti a uccidere gli ostaggi “ad uno ad uno” se l’esercito israeliano non fermerà i bombardamenti senza preavviso sugli obiettivi civili a Gaza. Inoltre, ha fatto sapere lo stesso portavoce, le uccisioni verranno filmate e i video verranno pubblicati.

Fonte foto: ANSA

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