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Due climber francesi scalano la guglia del Duomo a Milano: arrampicata fino alla Madonnina, denunciati

Due climber sono stati denunciati dopo aver scalato la guglia del Duomo, raggiungendo la Madonnina

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Due climber francesi sono stati denunciati dopo aver scalato la guglia maggiore del Duomo di Milano, quella in cui si trova la Madonnina che domina sulla città meneghina. I due sono entrati in azione all’alba e sono stati fermati dagli agenti della polizia locale.

La scalata sul Duomo

Per il momento non sono state rese note le generalità dei due francesi, né il reato che gli è stato contestato, ma stando a quanto trapelato potrebbero far parte di un gruppo di scalatori internazionali di monumenti e grattacieli.

I due sono stati notati dagli agenti della polizia locale che nella mattina di venerdì 11 agosto 2023 si sono resi conto di movimenti sospetti sulla guglia. I climber, secondo quanto trapela, si sarebbero “arresi” di spontanea volontà, scendendo dal Duomo.

Non è ancora chiaro come abbiano fatto a raggiungere la guglia, con gli agenti che stanno indagando per capire se i due si fosse nascosti alla chiusura di giovedì sera.

Bravata per un video?

I due, che secondo quanto trapela sarebbero due giovanissimi, sono stati sospesi nel vuoto ad un’altezza di oltre 108 metri, punto più alto in assoluto sul Duomo. Il gesto non sembrerebbe essere collegato a quello dei writer che hanno imbrattato il frontone della Galleria Vittorio Emanuele II negli scorsi giorni in quanto non gli sarebbero state trovate addosso bombolette spray.

L’ipotesi è che i due si siano dati all’arrampicata con l’obiettivo di raggiungere il punto più alto del Duomo e, una volta a tu per tu con la Madonnina, pubblicare un video sui social per testimoniare la bravata fatta.

Il caso di Di Palma

La scalata del Duomo, tra l’altro, non è una novità. Nel 2013, infatti, Maurizio Di Palma si era arrampicato e aveva raggiunto il punto più alto.

In quel caso l’uomo, un base jumper, aveva agito nella notte, tra il 3 e il 4 luglio, decidendo poi di gettarsi dal punto più alto del Duomo col suo paracadute. Venne identificato e fermato con l’accusa di “getto pericoloso di cose”, ma venne assolto qualche mese dopo con l’archiviazione del caso. Di Palma riuscì così a evitare la condanna prevista dall’articolo 674 del Codice Penale che prevedeva l’arresto e una multa di poco più di 200 euro.

Fonte foto: ANSA/Facebook

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