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Due avvocati arrestati per concussione a Catanzaro: avrebbero chiesto 50 mila euro nella curatela fallimentare

La Guardia di Finanza di Catanzaro ha arrestato due avvocati in flagranza di reato per concussione durante una curatela fallimentare: la vicenda

Pubblicato:

Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Sono scattate le manette per due avvocati del foro di Catanzaro: per la Guardia di Finanza si sarebbero resi colpevoli di concussione nell’ambito di una curatela fallimentare. Chi sono i legali coinvolti e quale è il reato che gli viene contestato.

Chiesti 50.000 euro per orientare la curatela fallimentare

Stando a quanto riportato da Ansa, i finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, coordinati dalla Procura della Repubblica, si sono mossi nel pomeriggio di ieri e hanno arrestato i due avvocati in flagranza di reato.

Concussione, viene riportato, ovvero il reato del pubblico ufficiale che abusando della sua qualità e posizione spinge qualcuno a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità. Nello specifico, i due legali sarebbero stati beccati mentre “sistemavano” una curatela fallimentare.

Uno di loro è indicato come curatore di Villa Betania, fondazione catanzarese in liquidazione giudiziale ed è proprio lui che avrebbe preteso 50.000 euro per orientare alcune scelte nella gestione stessa della curatela. L’altro avvocato avrebbe fatto da tramite con la persona offesa.

Chi sono i due avvocati arrestati per concussione a Catanzaro

Ansa e le fonti locali calabresi riferiscono che i due avvocati coinvolti nella vicenda sarebbero il 48enne Pierpaolo Greco e il collega Pasquale Barbieri, che avrebbe agito da intermediario.

L’arresto, si apprende, è scattato quando Barbieri ha ricevuto una prima parte dei 50.000 euro chiesti alla vittima: ha ritirato 25.000 euro dandone 10.000 al curatore fallimentare. Il denaro è stato trovato nell’ambito della perquisizione negli studi dei due legali.

Le indagini, stando a quanto riportato, sono state “sin dall’inizio particolarmente complesse, con conseguente necessità di ampie indagini tecniche, servizi di osservazione e pedinamento”. Sono state condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro – Gruppo tutela spesa pubblica.

La vittima del presunto reato è l’avvocato Marco Zummo

Sempre Ansa, rende noto che la vittima della presunta concussione sarebbe l’avvocato di Palermo Marco Zummo. La vicenda si inserisce in fatti nella trattativa tra la curatela fallimentare gestita da Pierpaolo Greco e il legale che rappresenta la Karol Betania.

Si tratta di un gruppo imprenditoriale che ha affittato rami d’azienda della Fondazione e immobili stessi. Zummo era interessato a ridefinire i termini dell’intesa dopo la dichiarazione della liquidazione giudiziale, ma si è trovato di fronte alla richiesta economica illegale. Da qui la denuncia alla Guardia di Finanza.

Ora, sono scattati i primi provvedimenti per i due avvocati di Catanzaro coinvolti: Greco è stato portato in carcere, mentre Barbieri è stato messo ai domiciliari. Starà al gip del tribunale catanzarese confermarli o meno.

Fonte foto: ANSA

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