Draghi: sarà un governo tecnico o politico? Gli scenari
Ancora incognita sulla composizione del governo di Mario Draghi: tre gli scenari possibili
Via alle consultazioni per il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha accettato con riserva, come da prassi, l’incarico affidatogli da Sergio Mattarella. Il nuovo premier dovrà decidere se comporre un governo tecnico o un governo politico. O magari un esecutivo misto, con i dicasteri chiave in mano a esperti e altri che serviranno a garantire una maggioranza parlamentare in vista dei voti di fiducia. Proprio quest’ultima ipotesi sembrerebbe quella più probabile, secondo il Corriere della Sera.
Mario Draghi non sarebbe ideologicamente favorevole a un Consiglio formato da soli tecnici, e affidare alcuni ministeri ai gruppi più numerosi di Camera e Senato garantirebbe un più ampio spazio di manovra al nuovo governo, che con una fiducia risicata rischierebbe di cadere in breve tempo.
Draghi premier: il piano di Conte per tornare a Palazzo Chigi
Ieri il premier dimissionario Giuseppe Conte ha passato il testimone al suo successore in un incontro a Palazzo Chigi. La riunione si è svolta in un clima cordiale, con uno scambio che si è concentrato sui molti dossier lasciati aperti dal governo giallorosso e sulla complessa situazione economica, sociale e sanitaria del Paese.
Questo nonostate i piani che avrebbe in serbo l’avvocato del popolo secondo il Corriere della Sera. Giuseppe Conte starebbe spingendo da giorni deputati e senatori del Movimento 5 Stelle e i ministri uscenti a non dare la fiducia al governo Draghi, con lo scopo di tornare alla ribalta e ottenere il sì del Parlamento o andare alle elezioni, garantendo a tutte le persone contattate un posto nella sua lista.
Governo Draghi: Movimento 5 Stelle diviso sulla fiducia
Tra le fila dei pentastellati sono in molti a rivendicare la vocazione anti “casta” e anti europeista del primo Movimento, davanti a un premier che ha ricoperto cariche apparentemente lontane dagli interessi dal popolo. Con tanto di un messaggio di Beppe Grillo, mai ufficializzato, che spinge i suoi a votare contro “l’uomo dei poteri forti“.
I gialli sarebbero sull’orlo della scissione, con correnti ben definite al proprio interno. Dall’altra parte ci sarebbe infatti Roberto Fico, sempre più vicino alle istituzioni, che starebbe cercando di convincere i colleghi a votare a favore dell’ex capo della Bce. Luigi Di Maio starebbe invece cercando di mediare, nella consapevolezza che una rottura potrebbe affondare per sempre il progetto politico di Casaleggio.
Governo Draghi: gli scenari per Lega, FdI e Forza Italia
Diviso anche il centrodestra. Matteo Salvini si troverebbe tra l’incudine di Giorgia Meloni, che chiede le elezioni anticipate, e il martello degli imprenditori del Nord Italia, che tramite appelli pubblici gli chiedono di sostenere Mario Draghi, visto come l’uomo che potrebbe fare il miracolo per l’economia italiana.
Se Draghi dovesse rivelarsi un buon premier, si potrebbe aprire per lui la strada verso il Colle dopo la fine del mandato di Sergio Mattarella. Per questo motivo, riporta il Corriere della Sera, i vertici di Forza Italia starebbero ancora valutando la migliore strategia. Nonostante molti all’interno del partito diano quasi per scontato l’appoggio al premier nominato, Silvio Berlusconi starebbe invece pensando a una scorciatoia per diventare il nuovo inquilino del Quirinale.
Qualunque strada decidano di percorrere i partiti, dopo due giri di consultazioni Mario Draghi dovrà fare i nomi dei suoi ministri. E a quel punto sarà possibile capire quale maggioranza potrà davvero sostenere quello che potrebbe essere un governo tecnico, un governo politico o una chimera che, con le giuste personalità, potrà portare l’Italia fuori dall’emergenza sanitaria, magari arrivando alla fine naturale della legislatura.