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POLITICA ESTERA

Dopo il colpo di stato un aereo speciale della Farnesina per salvare gli italiani in Niger

Un volo speciale della Farnesina per evacuare gli italiani in Niger. Si tratta di circa 500 persone, in gran parte militari

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

È atterrato a Niamey, nella capitale del Niger, il volo speciale che riporterà gli italiani in patria. Si tratta di circa 500 persone: un centinaio di civili e 400 militari. La scelta è di tipo precauzionale: nessuno di loro, ha spiegato il ministero degli Esteri, correva pericoli imminenti.

Volo speciale per il rientro degli italiani in Niger

“Il Governo italiano ha deciso di offrire ai nostri concittadini presenti a Niamey, la possibilità di lasciare la città con un volo speciale per l’Italia. L’ambasciata a Niamey resterà aperta e operativa, anche per contribuire agli sforzi di mediazione un corso”, aveva detto nei giorni passati il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Attenzionata dal ministero la situazione di due italiani, un pilota e un manutentore aeronautico di un’azienda del Lazio, che sono rimasti bloccati in un albergo di Niamey.

Le centinaia di militari italiani in Niger sono al sicuro nella base Aerienne 101. Quasi tutti sono inquadrati nella Missione italiana bilaterale di Supporto (Misin) che ricade sotto il comando del generale di Brigata Aerea Nadir Ruzzon.

Altri militari si trovano impegnati nella Missione europea di partenariato militare Eumpm-Niger sotto il comando del colonnello dell’esercito Antonio d’Agostino.

E fra i civili italiani che torneranno in patria ci sono anche alcuni cooperanti internazionali.Un uomo protesta esibendo un cartello che dice “La Francia deve andarsene”.

Fra gli italiani in rientro anche cooperanti internazionali

L’Adnkronos ne ha intervistato uno, Marco Lombardo di Progettomondo.

Il cooperante ha rivelato di essere preparato da ”più di un anno e mezzo” a un colpo di stato.

Lombardo ha detto di avere ricevuto ”indicazioni di tenere in casa acqua e gasolio” a sufficienza, dal momento che il rischio che la situazione potesse degenerare era palpabile.

Lombardo spiega che farà ritorno in Italia perché i progetti ai quali lavorava ”sono bloccati, per difficoltà operative”.

In Niger si manifesta contro la Francia

Ma non solo: in Niger “il sentimento anti-francese ora si sente di più”, come testimoniano le recenti manifestazioni contro la Francia.

E dunque “essere identificati per strada come francesi può creare il pretesto per incidenti”.

Tutti i cittadini italiani che saranno rimpatriati dal Niger viaggeranno su voli italiani, non è previsto il trasbordo tramite voli di altre nazionalità.

Fonte foto: ANSA

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