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CRONACA NERA

Donna tenuta segregata in casa dal marito e abusata: rischiava di essere uccisa se fosse uscita da sola

Il marito le aveva tolto il passaporto e le impediva di uscire: la 25enne è stata salvata dai carabinieri con la scusa di un controllo sui documenti

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

L’incubo è finito per una ragazza pakistana liberata dai carabinieri dopo due anni di vessazioni: dopo il matrimonio combinato con un connazionale la giovane è stata di fatto segregata in casa e costretta a subire umiliazioni e violenze.

Donna picchiata dal marito e abusata

La storia è ambientata in provincia di Pistoia. La 25enne si era unita in matrimonio combinato celebrato via telefono con un giovane che conosceva da anni.

Successivamente, nel 2021, è giunta in Italia per raggiungerlo. E allora è iniziato il suo dramma.

La ragazza, che per sposarsi era stata costretta a lasciare gli studi nella sua terra di origine, è stata di fatto sequestrata in casa, umiliata, picchiata e minacciata dal marito e da alcuni familiari.

Subito dopo il suo arrivo in Italia le è stato tolto il passaporto. Secondo quanto raccontato da ‘Il Tirreno’, la donna sarebbe stata costretta a subire abusi sessuali da parte del marito e avrebbe potuto uscire di casa solo se accompagnata.

Rischiava di finire come Saman Abbas

La giovane ha sentito gli zii del marito, un operaio di 23 anni, dire che l’avrebbero uccisa se l’avessero trovata in giro. Rischiava dunque di finire come Saman Abbas, la ragazza pakistana assassinata perché rifiutava il matrimonio combinato e desiderava vivere all’occidentale.

La salvezza è arrivata dai social network: secondo il racconto la ragazza avrebbe contattato un connazionale, mai incontrato di persona, che le avrebbe spiegato come contattare i carabinieri. La chiamata ai militari sarebbe stata fatta in inglese.

Con la scusa di effettuare alcuni accertamenti sui documenti i militari si sono presentati a casa della coppia pakistana e hanno portato la donna in caserma per un colloquio. La giovane è poi stata trasferita in una struttura protetta.

Marito e suoceri sono accusati di maltrattamenti in famiglia in concorso. Il marito è anche accusato di violenze sessuali.

Altri casi di violenze domestiche sulle donne

La storia che arriva dalla provincia di Pistoia fa tornare alla mente altri episodi simili. A Bologna una donna pakistana è riuscita a far condannare il marito dopo 16 anni di abusi.

A Modena un 60enne marocchino è stato condannato dopo 20 anni di violenze domestiche.

Fonte foto: ANSA

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