Neonata rapita a Cosenza, Rosa Vespa salva Aqua Moses nell'interrogatorio: lui è libero, lei resta in carcere
Colpo di scena a Cosenza, Rosa Vespa e Aqua Moses sotto interrogatorio per 4 ore dopo la neonata rapita: lei resta in carcere, lui torna in libertà
Colpo di scena. Aqua Moses, il marito di Rosa Vespa finito in carcere insieme alla moglie con l’accusa di aver rapito una neonata in una clinica privata di Cosenza, è tornato in libertà. Il gip, venerdì 24 gennaio, ha disposto l’immediata scarcerazione dopo l’udienza di convalida: in cella, quindi, resta solo la 51enne, che avrebbe salvato il compagno confessando come fosse del tutto all’oscuro della finta gravidanza.
La diretta
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Cosa rischia Rosa Vespa
Rosa Vespa è accusata di sequestro di minore, reato previsto dall’articolo 605 del codice penale.
Con la sentenza della Cassazione numero 6220 del 2010, i giudici hanno stabilito che il reato di sottrazione di incapace (articolo 574) viene integrato dal reato di sequestro di persona (605, appunto).
Nel 2010 Annarita Buonocore, una 42enne, aveva rapito un neonato all’Umbero I di Nocera Inferiore, vicino Salerno: nel 2011, al termine del processo con rito abbreviato, era stata condannata a 6 anni di reclusione e a pagare 30 mila euro ai genitori
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Il dettaglio dell'ovetto
Data la scarcerazione, il fatto che Aqua Moses si sia presentato in clinica con un ovetto per portare a casa la neonata non implicherebbe una sua complicità nel rapimento. Pertanto, nonostante nelle immagini di videosorveglianza appaia intento a portare via la bambina, il giudice ha ritenuto che non fosse al corrente del piano della compagna.
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Rosa Vespa ha pianto durante l'interrogatorio
Secondo quanto riferito dalla Gazzetta del Sud, Rosa Vespa avrebbe pianto durante l’interrogatorio. Avrebbe anche dichiarato di non aver pianificato alcun rapimento.
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La finta lettera di dimissioni mostrata al marito
“Rosa Vespa – ha aggiunto l’avvocato Garritano – aveva un pancione credibile che la faceva sembrare incinta. Ha mostrato al marito anche una lettera di dimissioni dalla clinica”. Moses Omogo Chidiebere ha già lasciato il carcere di Castrovillari, dov’era detenuto, riferisce l’Ansa.
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Le foto del pancione
Gianluca Garritano, avvocato di Aqua Moses, all’Ansa ha spiegato il motivo della scarcerazione: “È stato creduto totalmente perché lui stesso ha ritenuto credibile la gravidanza portata avanti dalla moglie. Ci sono anche delle foto che ritraggono Moses mentre bacia la pancia della moglie”.
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Aqua Moses: "Ero convinto che fosse mio figlio"
Nell’interrogatorio, secondo quanto riportato da Adnkronos, Aqua Moses avrebbe ribadito di essere all’oscuro di tutto e di essere stato convinto, fino all’arrivo della polizia durante la festa organizzata a casa, che il figlio fosse suo.
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Disposta la perizia psichiatrica
Rosa Vespa non avrebbe comunque saputo spiegare i motivi del rapimento. La donna avrebbe raccontato di aver finto una gravidanza per 9 mesi ingannando anche il marito e precisando di non aver voluto fare del male a nessuno. Su quanto da lei commesso non ha saputo darsi una risposta logica, mentre sulla dinamica dell’accaduto ha fornito alcuni particolari sui quali proseguono le indagini. L’avvocato, Teresa Gallucci, avrebbe chiesto l’applicazione di una misura meno afflittiva rispetto alla custodia in carcere, per la quale il gip si è riservato di decidere, e l’autorizzazione a sottoporre la 51enne a una visita in carcere da parte di un medico specializzato in psichiatria, richiesta alla quale il pm non si è opposto.
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Colpo di scena: il marito torna libero
Nel corso dell’udienza di convalida del fermo, durata circa un’ora e mezza, la coppia ha raccontato quanto successo. Rosa Vespa, stando a quanto riferito da LaPresse, si sarebbe addossata tutta la responsabilità di quanto accaduto, confermando come marito fosse all’oscuro di tutto. Al termine dell’udienza, quindi, il gip, Claudia Pingitore, ha disposto l’immediata scarcerazione dell’uomo: “È davvero provato da tutta la vicenda ma ha confermato che non si era mai accordo di nulla: la moglie gli mostrava il pancione”, ha spiegato a LaPresse l’avvocato Gianluca Garritano. L’uomo sta lasciando il carcere di Castrovillari.
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Finito l'interrogatorio
Si è concluso l’interrogatorio di garanzia nei confronti di Rosa Vespa e Aqua Moses, durato circa 3 ore. I due erano accusati del sequestro della neonata rapita dalla clinica Sacro cuore di Cosenza. I coniugi hanno risposto alle domande poste loro dal giudice per le indagini preliminari (gip) e dal sostituto procuratore Antonio Bruno Tridico, senza avvalersi della facoltà di non rispondere.
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