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Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi: "Il conflitto potrebbe terminare entro Natale"

La guerra tra Russia e Ucraina è al suo 227esimo giorno: tutti gli aggiornamenti in diretta di sabato 8 ottobre 2022

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

Oggi 8 ottobre 2022 la guerra tra Ucraina e Russia è arrivata al giorno 227. Si continua a combattere: in Ucraina sabotato con un’autobomba il ponte Crimea, il ponte più lungo d’Europa. Crollate due campate del ponte. Un camion imbottito d’esplosivo è stato fatto deflagrare vicino a un treno cisterna pieno di carburante.
Dopo la proclamazione del premio Nobel per la pace la vendetta di Mosca non si è fatta attendere: la sede moscovita dell’associazione non governativa Memorial è stata confiscata e messa a disposizione dello Stato.
E in seguito ai bombardamenti russi la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata scollegata dalla rete elettrica. La centrale è tenuta in attività dai generatori diesel, che potranno sostenerla al massimo per 10 giorni.

Il racconto della giornata

  1. Sergej Surovikin nuovo capo dell'operazione speciale

    Vladimir Putin cambia nuovamente il capo dell’operazione in Ucraina. Il nome del nuovo responsabile delle truppe è quello di Sergej Surovikin, noto negli ambienti militari russi con il soprannome di “generale Armageddon”.

  2. Forte esplosione nella stazione di Karan

    Secondo quanto riportato da Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, una forte esplosione si è verificata nella stazione ferroviaria di Karan, nella regione occupata del Donestk. Andriushchenko ha diffuso un video in cui si vede un’alta colonna di fumo

  3. Ponte Crimea, ripreso il traffico ferroviario

    Il traffico ferroviario sul ponte di Kerch, in Crimea, è ripreso: secondo quanto riferito dall’agenzia ‘Tass’, è partito il primo treno, dalla stazione di Sebastopoli, con destinazione San Pietroburgo.

  4. Fonti GB al Times: "Guerra potrebbe finire entro Natale"

    Il ritmo della controffensiva dell’Ucraina fa sperare i governi occidentali e gli esperti militari che la guerra possa terminare prima di Natale. Lo ha confidato al ‘Times’ una fonte di alto rango nel governo britannico. “Se i progressi di Kiev continueranno, le forze di Putin saranno espulse dal Donbass e torneranno in Russia entro la fine del 2022”, ha dichiarato la fonte. È ritenuta, invece, più difficile una riconquista della Crimea, obiettivo che, secondo gli analisti militari consultati dal ‘Times’, costerebbe “enormi perdite” alle forze armate ucraine e viene visto con scetticismo da chi nell’esercito ucraino preferisce “un approccio più lento e tattico”. Quel che è certo, secondo il quotidiano britannico, è che non ci sarà alcuna “pausa invernale nei combattimenti”.

  5. Mosca: nella regione Kharkiv abbiamo eliminato 220 soldati ucraini

    Il ministero della Difesa russo ha sostenuto oggi di aver respinto gli attacchi nell’area di Kupyansk, nella regione ucraina di Kharkiv, uccidendo oltre 220 combattenti ucraini. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ria Novosti.

  6. Ponte di Kerch Crimea
    Mosca: ferrovia ponte Crimea di nuovo operativa alle 20.00

    L’operatività della linea ferroviaria del ponte di Crimea dovrebbe essere ripristinata entro le 20, orario di Mosca. Lo fa sapere il ministero dei Trasporti russo, riporta Interfax, precisando che è stata condotta “la valutazione iniziale delle condizioni dell’infrastruttura ferroviaria del ponte di Crimea per vedere se i treni possono attraversarlo. Sono in corso le riparazioni”.

  7. Capo Aiea annuncia: andrò in Russia nel prossimo futuro

    Il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ha affermato che visiterà la Russia nel prossimo futuro e poi tornerà in Ucraina “per concordare una zona di sicurezza nucleare” attorno alla centrale di Zaporizhzhia. Lo riporta Ria Novosti citando una dichiarazione pubblicata sul sito web dell’Aiea. “Questa è una necessità assoluta e urgente”, ha aggiunto.

  8. Kiev su ponte Kerch: simboli del potere russo vanno a picco

    “L’incrociatore Moskva e il ponte di Kerch. Due noti simboli della potere russo nella Crimea sono colati a picco. Quale sarà il prossimo?”. E’ quanto si legge in un tweet del ministero della Difesa di Kiev.

  9. Lavrov: "Per Russia guerra nucleare è inammissibile"

    “La Russia rimane impegnata nella dichiarazione dei leader dei paesi dei cinque Stati dotati di armi nucleari del 3 gennaio di quest’anno, in cui è stato confermato il postulato dell’inammissibilità della guerra nucleare. In conformità con questo documento, approvato ai massimi livelli, è necessario prevenire qualsiasi conflitto armato tra Paesi in possesso di armi nucleari”. Lo ha detto in un’intervista al quotidiano Arguments and Facts il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Lo riporta Ria Novosti.

  10. Mosca: "Reazione Kiev a ponte denota sua natura terroristica"

    La reazione del governo ucraino all’incendio scoppiato oggi sul ponte di Crimea denota la sua “natura terroristica”: lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, riporta la Tass. “La reazione del regime di Kiev alla distruzione di un’infrastruttura civile evidenzia la sua natura terroristica”, ha detto Zakhir, commentando le osservazioni dei funzionari ucraini. Come riportato in precedenza, questa mattina Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha twittato tra l’altro, riferendosi all’incendio sul ponte: “Tutto cio’ che e’ illegale deve essere distrutto…”.

  11. Ucraina, abbattuti tre droni kamikaze lanciati da russi sul Sud

    Le forze aeree ucraine hanno abbattuto ieri sera tre droni kamikaze di fabbricazione iraniana (Shahed-136) utilizzati dalle truppe russe per attaccare le regioni di Odessa e Mykolaiv, nel Sud del Paese: lo ha riferito questa mattina su Facebook il Comando operativo meridionale di Kiev, citato da Ukrinform. “Nella tarda serata” di ieri, “le forze di occupazione russe hanno attaccato le regioni di Odessa e Mykolaiv con tre droni kamikaze Shahed-136. Tutti e tre i droni sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea”, ha affermato il Comando in un comunicato.

  12. Esplosione sul ponte Crimea

    Secondo quanto ricostruito dalla stampa russa, a provocare l’esplosione e l’incendio sul ponte Crimea sarebbe stato un camion imbottito di esplosivo e fatto saltare in aria in prossimità di un treno merci che trainava sette cisterne piene di carburante. Sono crollate due campate della parte automobilistica del ponte. Bloccati il traffico delle auto e dei treni. In sostituzione del ponte verrà messo in azione un traghetto. Il capo del parlamento locale Vladimir Konstantinov minimizza l’atto di sabotaggio e parla di “vandali ucraini”. Putin ha immediatamente istituito una commissione governativa per indagare e affrontare l’emergenza. Quel ponte fu inaugurato personalmente da Putin nel 2019.

  13. Raid russo sulla centrale Zaporizhzhia: generatori in funzione

    Dopo il bombardamento messo in atto dall’esercito russo la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata scollegata dalla rete di alimentazione elettrica. Dato il blackout, si sono automaticamente messi in funzione i generatori diesel. La riserva di gasolio potrà alimentare la centrale per non più di 10 giorni. Lo rende noto Energoatom, la società ucraina per l’energia atomica.

     

  14. In fiamme il ponte più lungo d'Europa

    Roghi sul ponte di Crimea, dove un serbatoio di stoccaggio del carburante ha preso fuoco. Soppressa la circolazione a causa delle fiamme e dell’intenso fumo. Gli archi non hanno subito danni. Le cause del rogo non sono ancora state rese note. È quanto riporta l’agenzia russa Tass. Con i suoi 18,1 km, il ponte di Crimea è il più lungo d’Europa.

     

  15. Dopo il Nobel per la pace arriva la confisca

    Sono tre i vincitori del premio Nobel per la pace 2022: il dissidente bielorusso Ales Bialiatski, l’associazione ucraina Center for Civil Liberties e l’associazione non governativa russa Memorial che si occupa di difendere i diritti civili. È proprio contro quest’ultimo ente, che ha la sua sede principale a Mosca, che dopo la proclamazione del premio si è abbattuta la vendetta del Cremlino: con l’accusa di azioni antipatriottiche un tribunale di Mosca ha confiscato la sede dell’associazione e ne ha disposto la trasformazione in bene pubblico. Memorial è stata dichiarata fuori legge lo scorso 5 aprile. La confisca della sua sede moscovita è stata stabilita immediatamente dopo la proclamazione del premio Nobel.

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