Guerra Israele-Hamas, ultime news: superato lo stallo, Hamas rilascia a Gaza altri 17 ostaggi
Giorno 49 della guerra tra Israele e Hamas: c'è attesa per il rilascio di altri ostaggi israeliani
Il 49esimo giorno di guerra fra Israele e Hamas si apre con 14.800 palestinesi morti, di cui 5.600 bambini, secondo Hamas. In Israele sono 1.200 i morti nell’attacco del 7 ottobre. Gli ostaggi da 241 sono scesi a 228 dopo il rilascio di 13 persone del 24 novembre. Oggi verranno rilasciate altre 14 persone.
Ieri sono stati rilasciati anche 10 thailandesi, fuori dall’accordo fra le due parti in causa. Secondo la Thailandia ci sarebbero almeno altri 20 concittadini in mano ad Hamas.
Ieri è stato il primo dei quattro giorni di tregua stabiliti fra Israele e Hamas, grazie anche alla mediazione di Usa e Qatar. Decine di camion con viveri, medicinali e carburante hanno fatto ingresso a Gaza. I miliziani di Hezbollah però non rispettano la tregua e continuano a lanciare droni verso il nord di Israele.
Il racconto della giornata
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Rientrati in Israele i 13 ostaggi liberati: i nomi
Le autorità israeliane hanno fornito i nomi dei 13 ostaggi rilasciati: Shoshan Haran, 67 anni, sua figlia Adi Shoham, 38 anni, e suoi nipoti, Naveh e Yahel, di otto e tre anni; Shiri Weiss, 53 anni, e sua figlia Noga, 18 anni; Sharon Avigdori, 52 anni, e suo figlio Noam, 12 anni, e i fratelli Noam e Alma Or, rispettivamente di 17 e 13 anni; Maya Regev, 21 anni, Hila Rotem, 12, Emily Hand, 9 anni. I quattro thailandesi liberati torneranno in patria direttamente dall’Egitto.
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Gli ostaggi liberati sono in territorio israeliano
L’esercito israeliano ha annunciato che i 17 ostaggi liberati oggi sono entrati in territorio israeliano: sono stati sottoposti ad un primo accertamento medico, le forze di sicurezza li stanno accompagnando verso gli ospedali, dove si riuniranno alle loro famiglie.
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Israele rilascia 39 detenuti palestinesi
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha affermato che Israele ha iniziato a rilasciare 39 prigionieri palestinesi in cambio della liberazione del secondo gruppo di ostaggi. Lo riporta Haaretz.
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IDF: rilasciati 13 ostaggi israeliani e 4 thailandesi
Le forze di difesa israeliane affermano che la Croce Rossa ha consegnato all’Egitto gli ostaggi rilasciati da Hamas. Si tratterebbe di 17 persone, non 20 come indicato in precedenza: 13 israeliani e 4 thailandesi.
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Hamas consegna 20 ostaggi alla Croce Rossa
Haaretz riferisce che Hamas ha consegnato come previsto 20 ostaggi, 13 israeliani e 7 di nazionalità straniera, alla Croce Rossa Internazionale. Israele ha confermato, spiegando che gli ostaggi sono in viaggio verso il valico di Rafah.
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Israele e Hamas confermano rilascio di altri ostaggi
Sia il governo di Israele che Hamas hanno confermato che stanotte avverrà il rilascio di altri ostaggi israeliani, come annunciato poco fa dal Qatar.
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Qatar: saranno rilasciati 20 ostaggi e 39 detenuti
Il ministero degli Esteri del Qatar, intervenuto per trattare con Israele e Hamas per risolvere il ritardo nel rilascio degli ostaggi, ha riferito che in serata saranno rilasciati 39 detenuti palestinesi in cambio del rilascio di 20 ostaggi, 13 israeliani e 7 stranieri. Lo riporta Al Jazeera.
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Gli sfollati di Beeri: "Hamas sta giocando con noi"
Molti degli sfollati che si trovano in un hotel del Mar Morto provenienti dal Kibbutz Be’eri hanno lasciato i loro posti davanti al telegiornale dopo la dichiarazione di Hamas sul ritardo nell’accordo sulla liberazione degli ostaggi. Altri hanno continuato a fissare con lo sguardo assente gli schermi dei loro telefoni, cercando di cogliere qualsiasi informazione sul previsto rilascio dei loro vicini. “È dura. Non ho altro da dire. Non riusciamo più a respirare“, ha detto ad Haretz una residente che ha preferito non rivelare il suo nome. “Mio padre è stato assassinato, ma la migliore amica di mia figlia dovrebbe essere rilasciata oggi e li conosco tutti”, ha aggiunto. “Hamas sta giocando con noi e noi siamo combattuti, semplicemente combattuti”.
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Media, Israele minaccia: "Se non ci sarà rilascio entro mezzanotte offensiva riprenderà"
Israele minaccia: se gli ostaggi non saranno rilasciati entro mezzanotte, l’offensiva a Gaza riprenderà. A riferirlo è la tv israeliana Channel 12 che cita un funzionario israeliano. “Tutte le affermazioni di Hamas secondo cui Israele avrebbe violato l’accordo sono false. Questo è un tentativo di propaganda di Hamas. Israele ha rispettato tutti i suoi obblighi. Hamas mette in imbarazzo i mediatori di Egitto e Qatar”, ha aggiunto.
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Fonte politica: "Israele non ha violato l'accordo"
Una fonte politica israeliana ha negato che “Israele abbia violato l’accordo” come denunciato da Hamas annunciando di ritardare la liberazione della seconda tranche di ostaggi prevista oggi. Lo ha riferito Ynet.
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Brigate Qassam, ritardo in rilascio ostaggi a causa Israele
Le Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, hanno annunciato che ci “sarà un ritardo nella liberazione degli ostaggi perché Israele non ha attuato gli elementi dell’accordo“. Tra questi – hanno indicato – “l’aiuto umanitario a Gaza e al nord della Striscia e il rilascio dei prigionieri palestinesi”. In precedenza l’Idf, citato da Haaretz, aveva annunciato che gli ostaggi israeliani erano stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa.
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Idf: riprenderemo offensiva dopo il cessate il fuoco
L’esercito israeliano riprenderà l’offensiva per smantellare Hamas subito dopo il cessate il fuoco. Lo ha detto il capo di Stato maggiore dell’Idf, Herzl Halevi, secondo quanto riporta Haaretz. “Il cessate il fuoco non è avvenuto in questo accordo se non per la pressione esercitata dall’IDF. Non abbiamo intenzione, desiderio o disponibilità a fermare questo sforzo prima di riportare indietro tutti gli ostaggi“. “Torneremo – ha aggiunto – per creare un’enorme pressione per riportare indietro il maggior numero di prigionieri il più rapidamente possibile, fino all’ultimo. Abbiamo il dovere di combattere e mettere in pericolo le nostre vite in modo che possano tornare e vivere in sicurezza nelle loro case”, ha affermato Halevi.
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Idf: ostaggi consegnati da Hamas alla Croce Rossa
Gli ostaggi israeliani sono stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa. Lo ha fatto sapere l’esercito citato da Haaretz
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Ritardo tecnico nel processo di rilascio degli ostaggi
C’è un “leggero ritardo” nel rilascio del secondo gruppo di ostaggi israeliani rapiti nella Striscia di Gaza il 7 ottobre. Lo ha fatto sapere Times of Israel (Toi) ricordando che il processo avrebbe dovuto iniziare alle 16.00 (le 15 in Italia). Il sito ha citato una fonte anonima israeliana che ha definito “tecnico” il ritardo, causato forse dai negoziati sul numero di 13 o 14 ostaggi israeliani da liberare oggi.
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Haaretz: "Hamas ha localizzato altri 10-20 ostaggi"
Hamas nei giorni scorsi ha fatto sapere di aver “localizzato” altri 10-20 ostaggi che potrebbero essere rilasciati. Lo ha riferito il quotidiano Haaretz secondo cui se questo sviluppo si realizzasse, Israele potrebbe estendere la tregua in corso di uno o due giorni. Secondo stime israeliane – ha aggiunto il quotidiano – Hamas può avere la capacità di portare fuori circa 30 ostaggi in più rispetto ai 50 inizialmente concordati nell’attuale intesa.
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Ritardo nel rilascio secondo gruppo di ostaggi
C’è un evidente ritardo nel rilascio del secondo gruppo di ostaggi israeliani rapiti nella Striscia di Gaza il 7 ottobre, come evidenziato dai media locali. Secondo Channel 12 News, si sta ancora negoziando se 13 o 14 israeliani verranno rilasciati oggi, anche se non è chiaro se sia questa la causa del ritardo. Mentre Israele ha detto che aspetta 13 ostaggi, il servizio carcerario israeliano ha fatto i preparativi per il rilascio di 42 prigionieri palestinesi; secondo i termini dell’accordo con Hamas, per una pausa nei combattimenti, vengono rilasciati tre prigionieri per ogni ostaggio israeliano.
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Fonti egiziane: in corso negoziato per prolungare tregua
Fonti egiziane riferiscono che sono in corso negoziati per prolungare il cessate il fuoco di un giorno o due, al fine di liberare più ostaggi israeliani da Gaza e prigionieri palestinesi in Israele. Secondo al Qahera, l’Egitto ha ricevuto “indicazioni positive da entrambe le parti”.
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Detenuti palestinesi per scambio arrivati a prigione Ofer
Sono arrivati nella prigione di Ofer i detenuti palestinesi che saranno liberati oggi in cambio degli ostaggi israeliani. Lo ha riferito Ynet secondo cui rimarranno in custodia delle forze di difesa israeliane “fino a quando gli ostaggi israeliani non verranno restituiti” nel secondo giorno di scambio.
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Unifil: "Idf ha colpito nostra pattuglia, nessun ferito"
“Oggi intorno alle 12 (ora locale) una pattuglia dell’Unifil è stata colpita da colpi di arma da fuoco dell’Idf nei pressi di Aytaroun, nel sud del Libano. Nessun operatore di pace è rimasto ferito, ma il veicolo è stato danneggiato. Questo incidente è avvenuto durante un periodo di relativa calma lungo la Linea Blu”. Lo riferisce il contingente Onu in una nota. “Questo attacco alle forze di pace, impegnate a ridurre le tensioni e ripristinare la stabilità nel sud del Libano, è profondamente preoccupante. Condanniamo questo atto e sottolineiamo la responsabilità delle parti nel salvaguardare le forze di pace”.
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Hamas: Israele ha sparato su équipe mediche durante tregua
Le forze israeliane hanno sparato contro le équipe mediche durante la tregua, secondo quanto denunciato da Munir al-Bursh, direttore generale del ministero della Sanità di Gaza, governata da Hamas. “Le forze israeliane hanno sparato contro le squadre mediche che si erano recate nel cosiddetto corridoio sicuro durante la tregua”, ha detto il funzionario ad Al Jazeera. “Non possiamo ripristinare l’operatività dell’ospedale di al-Shifa a meno che non arrivino attrezzature e carburante sufficienti”, ha poi aggiunto riferendosi al principale ospedale di Gaza. “Non ci sono garanzie che le forze israeliane non prenderanno nuovamente di mira gli ospedali“, ha poi concluso al-Brush.
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Mezzaluna rossa, 100 camion e 175 palestinesi a Gaza da Rafah
Sono 100 i camion entrati finora, nel secondo giorno di tregua, nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah, di quelli in coda davanti al passaggio – riferiscono fonti della Mezzaluna rossa egiziana – oltre a 175 palestinesi che erano rimasti bloccati in Egitto. Una ventina di egiziani sono invece rientrati in patria, insieme a 22 feriti. Sette cisterne di carburante, di cui 4 di gas e 3 di diesel con un totale di 130.000 litri, sono stati scaricati nei magazzini dell’Unrwa, mentre 200 camion di aiuti umanitari sono stati spostati ad Al-Awja, in attesa di poter entrare nella Striscia. “Stiamo cercando di far entrare tutti i camion ammassati davanti al valico che si trovano ad Al-Awja e che non sono ancora entrati nella Striscia di Gaza”, aggiungono le fonti. Ieri le autorità israeliane erano state invitate ad accelerare le procedure di ingresso. All’aeroporto di Al-Arish sono arrivati questa mattina 4 aerei di aiuti umanitari, attrezzature mediche e cibarie provenienti, rispettivamente, dalla Russia, dall’Arabia Saudita, dagli Emirati e dal Sultanato dell’Oman. Mohamed Selim, portavoce ufficiale del governatorato del Nord Sinai, ha riferito all’ANSA che dagli ospedali della Striscia sono arrivati; 17 feriti, oltre a 5 malati di cancro che saranno trasferiti in in Turchia e vari accompagnatori. Gaza ha ricevuto ieri, primo giorno di tregua – ha ricordato il capo dell’Ufficio di informazione egiziano – 200 camion “a dimostrazione degli sforzi egiziani per i fratelli palestinesi, in coordinamento con tutte le parti, e due ambulanze”, il tutto donato dal fondo sovrano ‘Lunga vita all’Egitto’. Alcuni camion, tuttavia – precisano fonti al valico – sono ancora in coda tra Egitto e Striscia di Gaza, in attesa di poter entrare.
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Cittadini Usa non dovrebbero essere rilasciati oggi
I cittadini americani non dovrebbero far parte del secondo gruppo di ostaggi rilasciati sabato. Lo riferisce la Cnn che cita un funzionario statunitense sottolineando che tuttavia la Casa Bianca resta “fiduciosa” sul fatto che i tre cittadini americani dovrebbero essere rilasciati nei prossimi giorni. “Il presidente ha assicurato il rilascio di due cittadini americani in vista poi di un più ampio rilascio di ostaggi. Siamo all’inizio del processo che vedrà almeno 50 donne e bambini rilasciati durante la prima fase dell’accordo”, ha detto un funzionario della Casa Bianca. “Siamo fiduciosi che ci saranno tre donne e bambini con doppia nazionalità, che sono cittadini americani. Questo si svolgerà nei prossimi giorni. Non commenteremo i singoli casi mentre il processo è in corso”.
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Idf, appello alla popolazione di Gaza di non tornare al nord
Il portavoce arabo delle Forze di difesa israeliane (Idf), il colonnello Avihai Adrei, ha ribadito questa mattina l’appello alla popolazione della Striscia di Gaza chiedendo loro di non tornare al nord dell’enclave palestinese approfittando della tregua. In un videomessaggio diffuso attraverso i social, Adrei ha detto “spostatevi a sud di Gaza City. Non cercate di spostarvi verso il nord della Striscia di Gaza. Non è consentito entrare in mare. Non è consentito avvicinarsi a meno di un chilometro dal confine. Per la vostra sicurezza, seguite queste istruzioni”.
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Egitto: 17 palestinesi feriti hanno passato il valico di Rafah
Fonti del governo egiziano rendono noto alla Cnn che 17 palestinesi feriti sono stati trasferiti in Egitto attraverso il valico di Rafah. Da parte egiziana invece sono passati 340 camion di aiuti che però non avrebbero ancora raggiunto Gaza: devono prima passare i controlli israeliani.
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Hamas: "Israele ha violato l'accordo sul rilascio dei prigionieri"
Secondo quanto riportato ad al-Jazeera da Taher al-Nunu, consigliere del capo dell’ufficio politico di Hamas, “Ci sono molte violazioni dell’accordo da parte di Israele” ma si è detto però aperto “alle proposte dei mediatori e pronto a esaminare proposte di nuovi accordi”. Le forze israeliane, denuncia, non avrebbero rispettato gli accordi relativi al rilascio dei prigionieri e all’ingresso dei camion con gli aiuti umanitari nella Striscia.
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Usa: "Drone iraniano contro una nave container israeliana"
Una nave della marina mercantile di proprietà di un imprenditore israeliano, e battente bandiera maltese, è stata attaccata da un drone in acque internazionali nell’Oceano indiano. Gli Usa sospettano che si tratti di un drone iraniano. Lo hanno detto fonti della Difesa statunitense.
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14 le persone rilasciate da Hamas oggi
Saranno 14, e non 13 come precedentemente annunciato, gli ostaggi israeliani che verranno rilasciati oggi. La contropartita per Tel Aviv è la liberazione di 42 detenuti palestinesi. L’accordo prevede la liberazione di 3 palestinesi per ogni israeliano.
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Fidanzata gli scrive il necrologio, ma ieri è stato liberato
Le avevano comunicato che il suo fidanzato era stato ucciso nell’attacco di Hamas del 7 ottobre. Così Kitia Thongseng ha pubblicato un necrologio per il suo compagno Wichai Kalpat, cittadino thailandese che lavorava in Israele. Ieri l’uomo è stato liberato. “Sono così felice. Voglio che recuperi, anche mentalmente, e poi potrà tornare in Thailandia. Posso aspettarlo. Ho aspettato tanto, posso aspettare ancora un po'”, ha detto la donna.
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La lista degli ostaggi che saranno liberati oggi sul tavolo del governo
Israele ha ricevuto la lista degli ostaggi che verranno liberati oggi. Lo ha annunciato l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
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Secondo i medici tutti gli ostaggi rilasciati stanno bene
Secondo i medici che li hanno visitati, tutti e 13 gli ostaggi rilasciati nella giornata di ieri stanno bene. Lo hanno dichiarato alcuni pediatri che hanno visitato i bambini e i sanitari del centro medico Wolfson.
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Hezbollah continua ad attaccare Israele
Allarme nel nord di Israele, nella zona dell’Alta Galilea vicino al confine con il Libano, per il possibile lancio di un drone. Israele ha risposto con un missile intercettatore. Poco prima l’esercito israeliano aveva dichiarato di aver abbattuto un missile terra-aria lanciato dal territorio libanese. Da Israele sono poi partiti colpi contr i siti di Hezbollah.
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La Thailandia parla di altri 20 ostaggi in mano ad Hamas
Secondo il governo thailandese altri 20 concittadini sarebbero ancora in ostaggio a Gaza. Ieri Hamas ne ha rilasciati 10, fuori dall’accordo con Israele.
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Atteso il rilascio di altri 13 ostaggi
Ieri, nel primo giorno di tregua tra Israele e Hamas, sono stati rilasciati 13 ostaggi israeliani (4 bambini e 9 donne, tutti del medesimo nucleo familiare) e 39 detenuti palestinesi. Hamas ha poi rilasciato una decina di thailandesi, ma fuori dall’accordo con Israele.
Oggi verranno rilasciati altri 13 ostaggi israeliani, fra cui 8 bambini. -
La mappa
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Il primo stop ai bombardamenti arriva 48 giorni dopo l’inizio della guerra tra Israele e Hamas. Alle 6 è entrato in vigore il cessate il fuoco di quattro giorni che permetterà la liberazione di 50 ostaggi israeliani, tra donne e bambini, e l’ingresso di camion con gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
I primi prigionieri sono stati liberati attorno alle 16:00 si tratta di 13 israeliani, appartenenti allo stesso nucleo familiare, 10 thailandesi e 1 filippino.Uccisi due palestinesi che hanno tentato di passare poco dopo il cessate il fuoco malgrado gli avvertimenti dell’esercito.
Il 48esimo giorno di conflitto si chiude con quasi 15mila i morti palestinesi (secondo Hamas), di cui oltre 6mila bambini; i morti israeliani sono circa 1.200. Circa 230 gli ostaggi.