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CRONACA ESTERA

Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: Tel Aviv minaccia Hezbollah e parla di un "grave errore"

Trentacinquesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, Abu Mazen: "Stiamo affrontando una guerra di sterminio"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

35esimo giorno di guerra fra Israele e Hamas: la conta dei morti è arrivata a 10.800 vittime palestinesi, di cui almeno 4.000 bambini, secondo i numeri forniti dai miliziani. Fra gli israeliani i decessi sono 1.200. Gli ostaggi sono ancora 241. Per sbloccare la situazione dei rapiti Cia e Mossad hanno chiesto la mediazione del Qatar.

Gli ospedali di Gaza sono sotto assedio: l’esercito israeliano attacca le strutture piene di sfollati sostenendo che vi abbiano trovato rifugio anche i miliziani di Hamas. L’ospedale al Shifa di Gaza City è in black out ed è circondato dai carri armati, così come altre due strutture sanitarie.

Prosegue l’esodo degli sfollati dal nord della Striscia di Gaza verso sud attraverso le finestre protette.

La Casa Bianca continua a esprimere disappunto per la gestione del conflitto da parte di Tel Aviv: Biden rinfaccia a Netanyahu un eccessivo utilizzo della forza che ha come risultato la morte dei civili.

C’è attesa per il vertice delle nazioni islamiche a Riad: l’Iran ha già manifestato la sua intenzione di “passare dalle parole ai fatti”. La dichiarazione del presidente Raisi fa temere che l’impegno degli iraniani per alimentare Hamas possa aumentare. Si paventa anche un intervento diretto dell’Iran nel conflitto.

Il racconto della giornata

  1. Netanyahu: "Macron ha commesso un grave errore, un errore fattuale e morale

    Macron “ha commesso un grave errore, un errore fattuale e morale”. Lo ha dichiarato il primo ministro  israeliano, Benjamin Netanyahu, commentando in conferenza stampa le  parole del presidente francese, secondo cui Israele “dovrebbe smettere di uccidere donne e bambini nella Striscia”.

  2. Due i palestinesi uccisi a Jenin

    Sono almeno 2 i palestinesi morto nell’attacco da parte dell’esercito israeliano a Jenin, in Cisgiordania. A dare la notizia è ‘Haaretz’, secondo cui la seconda vittima è il 22enne Wisam Hamran.

  3. I neonati dell'ospedale Al-Shifa saranno evacuati domani

    In risposta alle richieste di soccorso dell’ospedale Al-Shifa a Gaza, l’esercito israeliano ha annunciato il suo impegno nell’evacuare i neonati dal reparto pediatrico, situato in mezzo agli scontri tra le forze armate israeliane e i miliziani di Hamas. Il portavoce militare, Daniel Hagari, ha confermato che il personale dell’ospedale ha chiesto assistenza, e domani sarà avviata un’operazione per trasferire in sicurezza i bambini in un altro centro ospedaliero.

  4. 100 manifestanti arrestati a Londra

    Oltre 100 persone sono state arrestate a Londra in seguito agli scontri tra contro-manifestanti di estrema destra e la polizia, verificatisi durante una massiccia manifestazione filo-palestinese. Lo ha annunciato Scotland Yard, confermando che la maggioranza degli arrestati è composta da contro-manifestanti associati al mondo degli hooligan. Gli scontri si sono verificati in concomitanza con la dimostrazione a sostegno della Palestina.

  5. Uno solo il neonato prematuro morto

    Uno solo il neonato prematuro morto nell’ospedale Shifa di Gaza, dichiara Ran Yaron, portavoce di Physicians for Human Rights Israel, evidenziando il precedente errore. Contrariamente alle affermazioni veicolate in precedenza riguardo a due decessi legati a interruzioni di corrente nelle incubatrici, Yaron specifica che la fonte dell’informazione sono due medici dell’ospedale, non affiliati alla loro organizzazione. Physicians for Human Rights Israel non dispone di personale nell’ospedale in questione.

  6. Folla di manifestanti a Londra e Parigi

    A Parigi, diverse migliaia di manifestanti hanno gridato “Stop al massacro di Gaza”, chiedendo alla Francia di esigere un immediato cessate il fuoco tra Israele e Hamas. L’ingegnere Ahlem Triki ha dichiarato di sostenere la causa palestinese, mentre il sindacalista Claude Marill ha affermato l’importanza di scendere in strada per appoggiare il popolo palestinese. A Londra, più di 800.000 persone hanno partecipato a una marcia di solidarietà, diventando la seconda più grande nella storia britannica, secondo gli organizzatori. La polizia aveva inizialmente stimato 300.000 partecipanti.

  7. Israele minaccia Hezbollah: "Vicini a un grave errore"

    “Hezbollah sta trascinando il Libano in una guerra che può scoppiare, sta facendo un errore“, queste le parole di Yoav Gallant, ministro della Difesa di Israele durante una visita alle truppe. Ancora: “Sono qui per dire ai cittadini del Libano che ho già visto i cittadini di Gaza camminare con le bandiere bianche per dirigersi lungo la costa al Sud”, ha detto Gallant in riferimento agli attacchi di Hezbollah al nord di Israele.

  8. All'ospedale di Gaza sono morti due neonati prematuri

    Un orrore, quello raccontato dall’Ong israeliana Physician for Human Rights-Israel, che descrive pienamente il disastro della guerra. Nell’ospedale di Gaza al-Chifa sono morti due neonati prematuri a causa della chiusura del reparto di terapia intensiva neonatale per la mancanza di elettricità. Gli attivisti segnalano lo stesso rischio per altri 37 bambini.

  9. Il leader di Hezbollah: "Israele senza limiti morali"

    Il leader di Hezbollah Hasan Nasrallah ha rotto il silenzio per la seconda volta dopo l’inizio del conflitto in Medio Oriente e ha parlato alle tv nazionali. Le sue parole: “L’offensiva israeliana contro la popolazione di Gaza, inclusi i bambini, donne e anziani dimostra che non c’è più differenza tra quello che è lecito e ciò che illecito”. Ancora: “Il nemico israeliano è capace di vendicarsi senza limiti morali, legali o umanitari”. Infine: “Vogliono sottomettere i palestinesi, i libanesi e tutte le popolazioni della regione”.

  10. Erdogan: "Si indaghi sull'arsenale atomico di Israele"

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto un’indagine dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, sull’arsenale atomico che sarebbe a disposizione di Israele. Lo ha chiesto, Erdogan, durante il vertice della Lega araba e dei Paesi islamici che si è tenuto a Riad. Come riporta ‘Haarezt’, il leader della Turchia ha detto: “Questa questione delicata, che minaccia la sicurezza e la stabilità nella regione, non può essere rimossa dall’agenda”.

  11. Erdogan: "Serve conferenza di pace internazionale"

    “Ciò di cui abbiamo bisogno a Gaza non sono pause di un paio d’ore, ma piuttosto un cessate il fuoco permanente”, ha detto Erdogan nel suo discorso al summit. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha chiesto una conferenza di pace internazionale per trovare una soluzione permanente al conflitto tra Israele e palestinesi. Lo ha fatto durante il vertice dei leader dei Paesi arabi e di quelli islamici che si sta tenendo a Riad, in Arabia Saudita.

  12. Il Re Abdallah a Riad: "Unica soluzione è quella dei due Stati"

    Al vertice islamico-arabo di Riad, re Abdallah di Giordania ha spiegato che i palestinesi nella Striscia di Gaza stanno morendo “in una guerra terribile che deve cessare immediatamente”, aggiungendo che “questa ingiustizia dura da più di sette decenni”. “Non possiamo rimanere in silenzio su quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza, devono essere mantenuti corridoi umanitari sostenibili e sicuri, ed è impossibile accettare il trattenimento di cibo dalla Striscia di Gaza. La soluzione dei due Stati è l’unico modo per porre fine alle sofferenze del popolo palestinese e risolvere la crisi decennale”, ha poi aggiunto.

  13. Abu Mazen a Riad: "Stiamo affrontando una guerra di sterminio"

    Il presidente palestinese Abu Mazen ha dichiarato al vertice in corso a Riad che il suo popolo è “sottoposto a una guerra di sterminio che ha oltrepassato tutte le linee rosse” e ha detto che Israele è “pienamente responsabile dell’uccisione e del ferimento di ogni palestinese”. Lo riferisce Al Arabiya. Come riporta Al Jazeera, inoltre, secondo Abu Mazen il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite “deve essere all’altezza della sua responsabilità e del suo obbligo di porre fine a questa guerra belligerante contro il nostro popolo senza ulteriori ritardi”.

  14. Al-Sisi: "Rischio escalation conflitto se non si ferma guerra"

    ”Non riuscire a fermare la guerra a Gaza rappresenta una minaccia per una escalation del conflitto” nella regione. Questo l’avvertimento del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi al vertice straordinario dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oci) e della Lega Araba che si tiene oggi a Riad, in Arabia Saudita. ”Le politiche di punizione collettiva del popolo della Striscia di Gaza, tra cui uccisioni, assedi e sfollamenti, sono inaccettabili e devono essere fermate immediatamente”, ha detto al-Sisi.

  15. Israele: "Hamas ha trasformato gli ospedali in fortini"

    Diversi ospedali di Gaza “devono essere evacuati per consentire all’esercito di affrontare Hamas, che li ha trasformati in postazioni fortificate”. Lo ha dichiarato durante colloquio con la stampa estera un portavoce militare israeliano. “Da settimane facciamo forzi per evacuare gli ospedali, che sono divenuti posti molto pericolosi”. Portando ad esempio l’ospedale Rantisi, il portavoce ha precisato che per tre giorni consecutivi, prima della sua evacuazione, l’esercito ha fatto ricorso “a telefonate e volantini” per indurre i civili ad allontanarsi.

  16. Israele ha arrestato 25 palestinesi in Cisgiordania

    L’esercito israeliano ha arrestato almeno 25 palestinesi nel corso di un’incursione in Cisgiordania. Fra gli arrestati ci sono anche dei minorenni. La maggior parte dei fermi è avvenuta nella città di Idna, a Hebron.

  17. Israele: "Ucciso un comandante di Hamas nascosto in una scuola"

    L’esercito israeliano ha dichiarato di avere ucciso in un raid Ahmed Siam, comandante di compagnia del Naser Radwan Company, gruppo affiliato ad Hamas. Siam, viene specificato, è stato ucciso mentre si nascondeva all’interno della scuola ‘Al Buraq’. Per gli israeliani questa è un’ulteriore prova che Hamas utilizza i civili, e in particolar modo i bambini, come scudi umani.

  18. Medici Senza Frontiere: "Situazione catastrofica all'ospedale al Shifa"

    Le operazioni chirurgiche all’ospedale al Shifa di Gaza City sono state sospese. La rete elettrica è stata disconnessa dai bombardamenti. Il carburante per alimentare i generatori d’emergenza è terminato. La situazione sanitaria viene definita “catastrofica” da un chirurgo citato dall’Ong Medici Senza Frontiere. “Nelle ultime ore gli attacchi contro l’ospedale si sono drammaticamente intensificati. Il nostro staff ha segnalato una situazione catastrofica poche ore fa”, ha scritto Msf su X.

  19. Circondate dai carri armati 3 strutture sanitarie

    L’ospedale di al-Shifa a Gaza City e altre due strutture sanitarie sono ”circondate dai carri armati israeliani in tutte le direzioni”. Lo afferma la vt israeliana N12. Il quotidiano Haaretz aggiunge che la comunicazione con l’ospedale di al-Shifa è stata interrotta. Gli israeliani credono che il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar si nasconda nei sotterranei dell’ospedale.

  20. Il presidente dell'Iran Raisi attacca gli Usa

    Ebrahim Raisi, il presidente dell’Iran, accusa gli Stati Uniti di ”impedire il cessate il fuoco” e di ”fornire carburante per la guerra”. Raisi ha aggiunto che ”non è più il momento di parlare, è quello di agire”.

  21. Cina in pressing sull'Onu: "Salvare vite umane"

    Alla riunione del Consiglio di Sicurezza su Gaza l‘ambasciatore cinese all’Onu Zhang Jun ha detto che “la protezione dei civili non può essere ritardata. Non c’è tempo da perdere nel salvare vite umane”. Poi ha citato le parole del segretario generale Antonio Guterres: “Questa non è una crisi umanitaria, ma una crisi dell’umanità”.

  22. Media israeliani: "Tel Aviv pronta a combattere per 1 anno"

    L’esercito israeliano si sta preparando a combattere a Gaza per un anno. La rivelazione viene fatta da Channel 12 e viene ripresa da Times of Israel. I preparativi per le operazioni belliche sarebbero stati messi in atto “in diverse aree” e “con metodi diversi“. Lo scopo sarebbe quello di spingere verso “l’ingresso di un nuovo governo a Gaza che non sia Hamas e non sia sostenuto dagli iraniani”.

  23. Columbia University sospende 2 organizzazioni studentesche

    A New York la Columbia University ha sospeso due organizzazioni studentesche che avevano organizzato proteste per un cessate il fuoco a Gaza: si tratta di Students for Justice in Palestine e Jewish Voice for Peace. Secondo l’ateneo i due gruppi “hanno ripetutamente violato le politiche dell’Università relative allo svolgimento di eventi nel campus, organizzando un evento non autorizzato giovedì pomeriggio che si è svolto nonostante gli avvertimenti e che ha espresso retorica minacciosa e intimidazioni”.

  24. Casi di antisemitismo in Ohio

    La polizia dell’Ohio sta indagando su due episodi di antisemitismo avvenuti all’Ohio State University. Nel primo episodio, due studenti sono stati aggrediti a pugni da alcune persone appena fuori dal campus. Il secondo caso riguarda un caso di vandalismo avvenuto giovedì all’Hillel Wexner Jewish Student Center dell’università. Secondo la denuncia, due donne sono entrate nel centro e hanno strappato le bandiere israeliane urlando e minacciando. Ne dà notizia Abc news.

  25. Black out nell'ospedale al Shifa di Gaza City

    Black out totale nell’ospedale al Shifa di Gaza City. Durante gli scontri del 10 novembre l’ospedale era stato colpito da un missile. Israeliani e Hamas si rimpallano le responsabilità: le forze armate dello Stato ebraico sostengono che la struttura sia stata centrata per errore da un razzo palestinese, Hamas dà la colpa a Israele.

  26. Vertice fra nazioni islamiche in Arabia Saudita

    L’Arabia Saudita ospiterà oggi un vertice straordinario tra Lega Araba e Organizzazione della Cooperazione Islamica “in risposta alle circostanze eccezionali che si stanno verificando a Gaza”.

  27. La mappa
  28. Il 34esimo giorno di guerra fra Israele e Hamas si è chiuso con oltre 10.800 morti palestinesi, di cui almeno 4.000 bambini e 1.200 decessi fra gli israeliani. Gli ostaggi sono ancora 241. E proprio quello degli ostaggi è uno degli stalli nel conflitto: l’esercito israeliano ha annunciato che non smetterà di attaccare fino al rilascio di tutti i 241 prigionieri e Hamas ha dichiarato che rilascerà gli ostaggi finché Israele non avrà abbandonato Gaza. Per sbloccare la situazione Cia e Mossad hanno chiesto la mediazione del Qatar.

    Bocciata la proposta di un cessate il fuoco a Gaza: previste invece delle “pause umanitarie” di 4 ore quotidiane (annunciate 3 ore prima). Lo scopo è quello di distribuire aiuti alla popolazione e permettere ai profughi di lasciare i territori del nord per dirigersi in sicurezza verso il sud di Gaza.

    Continua il giallo dei corrispondenti: gli israeliani accusano 4 cronisti freelance di avere ricevuto una soffiata da Hamas in merito all’attacco del 7 ottobre. Si tratta di cronisti in forze a Reuters, Ap, Cnn e New York Times. Le testate negano di essere state a conoscenza degli attacchi.

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