Guerra Israele-Hamas, ultime news oggi: Borrell-Onu verso le sanzioni, l'Italia acconsente
La guerra tra Israele e Hamas è arrivata al suo 66esimo giorno. Tutte le notizie e gli aggiornamenti in diretta
Oggi è il 66esimo giorno della guerra fra Israele e Hamas. I palestinesi uccisi, secondo i dati forniti dal ministero della Salute della Striscia di Gaza, sarebbero 17.997, di cui almeno 7.112 bambini. Israele segnala 1.147 morti (cifra rivista al ribasso dall’esercito israeliano) dall’attacco del 7 ottobre.
Dopo che gli Usa hanno posto un veto, definito da molti come “immorale” e “colpevole”, sulla bozza di risoluzione per chiedere l’immediato cessate il fuoco, martedì l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite terrà una sessione speciale. Su richiesta di Egitto e Mauritania – presidenti del Gruppo arabo e dell’Organizzazione per la cooperazione islamica dei paesi – è stata invocata la Risoluzione 377.
Nel frattempo proseguono bombardamenti nel Sud di Gaza e incursioni con arresti nella Cisgiordania occupata.
Il racconto della giornata
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Forse uno spiraglio per la liberazione di altri ostaggi
Nei prossimi giorni potrebbero essere rilasciati altri ostaggi israeliani in mano ad Hamas. Le parti starebbero negoziando, come ha dichiarato una fonte anonima al canale tv israeliano Channel 12. “Le condizioni sono mature per un quadro in cui sia possibile iniziare a redigere nuovi accordi, dal punto di vista di Hamas e di Israele”, ha detto la fonte.
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Chirurgo di Medici senza frontiere ferito in un attacco
Un chirurgo di Medici Senza Frontiere è stato ferito da colpi d’arma da fuoco sparati dall’esterno mentre si trovava nell’ospedale Al-Awda, nel Nord di Gaza. Msf riferisce di molti cecchini che circondano l’ospedale e sparano su chi si trova all’interno.
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L'esercito di Israele: "Utilizziamo solo armi legali"
Oggi il Washington Post ha accusato l’esercito di Israele di avere utilizzato proiettili al fosforo bianco in un attacco nel Sud del Libano. Successivamente fonti militari hanno dichiarato di utilizzare esclusivamente armi “legali”. “I principali fumogeni utilizzati dall’Idf non contengono fosforo bianco. Analogamente a molti eserciti occidentali, disponiamo anche di proiettili fumogeni contenenti fosforo bianco, che sono legali secondo il diritto internazionale, e la scelta di utilizzarli è influenzata da considerazioni operative e dalla disponibilità rispetto alle alternative”, hanno affermato le Forze di difesa israeliane. “Questi proiettili sono destinati a cortine fumogene, e non a attacchi o incendi, e non sono legalmente definiti come armi incendiarie”, ha aggiunto.
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Quirinale: "Da fermare gli scontri in Cisgiordania"
In una nota del Quirinale dopo il Consiglio Supremo di Difesa (Csd) si legge: “Fermo il diritto di Israele all’autodifesa nel rispetto del diritto internazionale, va assolutamente assicurata l’incolumità della popolazione civile, tenendo conto dell’aggravamento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, dove vivono oltre due milioni di Palestinesi. Va scongiurato l’allargamento del conflitto nella regione. Anche per questo va rigorosamente fermato l’acuirsi degli scontri in Cisgiordania”.
A proposito dell’Italia, infine, si legge che “resta inoltre fondamentale la protezione dei connazionali presenti in Israele e nella Striscia di Gaza”.
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L'Onu valuta sanzioni contro Hamas
Da parte di Francia, Italia e Germania “c’è stata questa proposta”, e si parla di possibili sanzioni contro Hamas. Lo riferisce l’Alto rappresentante agli Affari Esteri dell’Onu Josep Borrell, che precisa: “Nessuno ha espresso opposizione e pertanto sarà presentata al Consiglio per la sua approvazione. Infine: “Hamas è da molto tempo considerata un’organizzazione terroristica e continuiamo a considerarla come tale. E il 7 ottobre ha mostrato gli elementi che motivano il fatto che venga considerata ancora come tale”.
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Israele accusa Hamas di aver ucciso 20 ostaggi
Hamas avrebbe ucciso almeno 20 ostaggi israeliani dal 7 ottobre, e continua a detenerne i cadaveri. È la nuova accusa da parte di Israele, nella persona del portavoce del governo Eylon Levy. Nel riepilogare la situazione, Levy ha detto: “Gli ostaggi a Gaza sono 137: di questi, 117 sono maschi e 20 femmine. 126 sono cittadini israeliani e 11 stranieri. 10 del totale hanno oltre 75 anni e ci sono anche due bambini, i Bibas”.
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Per Netanyahu "nessun compromesso con regime iraniano"
Benyamin Netanyahu, intervenendo in Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset, ha riferito che “non c’è alcuna distrazione dell’attenzione dal fatto che il regime iraniano va affrontato”. A proposito di nucleare, ha detto: “Se l’Iran si doterà di armi nucleari sarà un problema a lungo termine per Israele. Il nostro impegno deve essere innanzitutto nazionale. Non possiamo scendere a compromessi su questo”.
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Dirigente Hamas: "Vogliamo Califfato e Gerusalemme capitale"
”I palestinesi sono sempre stati combattenti. Ora si preparano a liberare Gerusalemme e la moschea al-Aqsa. Voglio dirlo chiaro: si preparano a costituire un Califfato. Gerusalemme sarà la capitale non solo della Palestina e di un Stato indipendente, ma di un Califfato islamico”: lo ha detto alla tv al-Aqsa di Hamas l’ex ministro degli Interni Fathi Hammad, ripreso dall’Ansa.
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Hamas, Israele riavrà ostaggi vivi solo a nostre condizioni
“Israele e i suoi sostenitori non potranno riavere i prigionieri vivi senza un accordo di scambio di prigionieri e senza accettare le condizioni dell’ala militare di Hamas”. È quanto ha detto il portavoce dell’ala militare di Hamas, Abu Obaida, secondo quanto riporta il giornale israeliano Haaretz. Obaida ha anche accusato Israele di compiere un “olocausto per spezzare la volontà del popolo palestinese”.
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Qatar, continueremo a finanziare Gaza come facciamo da anni
Il Qatar continuerà a finanziare Gaza per sostenere l’enclave, come fa da anni: lo ha dichiarato alla Cnn il ministro per gli Affari esteri Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi.
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Mosca chiede a Hamas rilascio immediato degli ostaggi
L’inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha avuto colloqui con diverse fazioni palestinesi, tra cui Hamas, sottolineando l’esigenza di una cessazione delle ostilità e di un immediato rilascio degli ostaggi. Bogdanov, ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo, citato dall’agenzia Tass, ha parlatocon rappresentanti dell’Olp, del Fronte popolare per la liberazione della Palestina e con il vice presidente del Politburo di Hamas, Musa Abu Marzouk: “La parte russa – si legge in una nota del servizio diplomatico di Mosca – ha confermato la sua posizione sulla necessità di una cessazione delle ostilità e di una soluzione immediata di tutti i problemi umanitari, compreso il rilascio degli ostaggi”.
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Razzi da Gaza, sirene a Tel Aviv e nel centro di Israele
Le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono tornate a risuonare a Tel Aviv e nel centro di Israele mandando la gente nei rifugi. L’ultimo allarme era stato registrato venerdì 8 dicembre Lo riferisce l’Ansa.
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Hezbollah rivendica attacchi contro Israele
Hezbollah ha rivendicato 8 attacchi compiuti contro postazioni militari israeliane nell’Alta Galilea a ridosso della linea di demarcazione tra il Libano e Israele. Lo ripota l’emittente tv libanese al Manar, gestita dal partito stesso.
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Israele, a Gaza armi ed esplosivi nei sacchi dell'Unrwa
L’esercito israeliano ha trovato ieri nel campo profughi di Jabalia (Gaza) altre conferme all’utilizzazione sistematica da parte dell’ala militare di Hamas di strutture civili e di organizzazioni umanitarie. Secondo il portavoce militare cariche esplosive, fucili kalashnikov e un lanciarazzi Rpg sono stati trovati dentro sacchi dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi. Lo riferisce l’Ansa.
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Borrell, a Gaza non ci sono più rifugi sicuri, servono pause
“Sfortunatamente gli Usa hanno posto il veto all’Onu sulla proposta di tregua: ora dobbiamo concordare almeno delle pause per far sì che entrino gli aiuti umanitari a Gaza”. Lo ha detto l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Esteri Ue, ripreso dall’Ansa: “Diciamo che i palestinesi non devono essere espulsi ma è difficile quando la persone fuggono e cercano rifugio, dato che non ci sono più rifugi sicuri a Gaza”.
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Israele, nessun piano per spostare popolazione fuori Gaza
Israele non ha alcun piano per spostare la popolazione palestinese di Gaza fuori dalla Striscia. Lo ha ribadito il portavoce del premier Benjamin Netanyahu, Eylon Levy, definendo le informazioni al proposito “accuse scandalose e false“. Levy, citato dall’Ansa. ha spiegato di riferirsi a quanto sostenuto dal ministro degli Esteri Ayman Safadi nel suo intervento a Doha, denunciando “lo sforzo sistematico di Israele di svuotare Gaza della sua gente”. Ha poi aggiunto che Israele ha incoraggiato soltanto la popolazione di Gaza a lasciare le principali aree di combattimento, ma non la Striscia stessa.
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Israele, altri 4 soldati morti, totale ora a 101
L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 4 soldati: 3 di loro uccisi in combattimento nel sud di Gaza e il quarto in un incidente d’auto. Secondo le cifre ufficiali – dall’inizio dell’operazione nella Striscia – il totale dei soldati deceduti è ora di 101.
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Onu: si riunisce martedì l'assemblea generale per una sessione straordinaria
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite terrà una sessione speciale martedì alle 15:00. In una lettera agli Stati membri, Dennis Francis ha affermato di aver convocato l’incontro su richiesta di Egitto e Mauritania, presidenti del Gruppo arabo e dell’Organizzazione per la cooperazione islamica dei paesi. Nella loro lettera di richiesta dell’incontro, Egitto e Mauritania hanno fatto riferimento alla “grave situazione della popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza” e invocato la Risoluzione 377.
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Gaza: nelle aree meridionali intensi bombardamenti
Nella notte una serie di intensi attacchi sulle aree meridionali di Gaza, a est del Governatorato di Khan Younis. Anche gli scontri nella zona si sono intensificati (secondo un video pubblicato su Instagram dal giornalista palestinese Moaz Miqdad).
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Gaza: rivendicato l'attacco contro l'esercito israeliano a Gaza City
Le Brigate al-Quds – le armate della Jihad islamica palestinese – hanno rivendicato un attacco contro le forze speciali israeliane in cui più di una dozzina di commando sono rimasti uccisi e feriti a Gaza City. Israele non ha commentato il presunto attacco.
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La mappa del conflitto
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Nel 65esimo giorno della guerra fra Israele e Hamas, gli Usa hanno posto il veto sulla bozza di risoluzione presentata all’Onu per chiedere l’immediato cessate il fuoco a Gaza. La bozza è sostenuta dai Paesi arabi.
La posizione degli Usa è stata definita “giusta” dal premier israeliano Benyamin Netanyahu. Israele – ha aggiunto – “proseguirà la sua giustificata guerra volta all’eliminazione di Hamas e per raggiungere il resto degli obiettivi che sono stati stabiliti”.
La decisione americana ha suscitato diverse polemiche: il presidente palestinese Abu Mazen parla di “veto immorale”, mentre il presidente turco Erdogan accusa il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di essere il “Consiglio di protezione israeliano”.