Denise Pipitone non è Olesya: il caso è chiuso definitivamente

Olesya Rostova non è Denise Pipitone. A mettere la parola fine alla vicenda è Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, ossia la madre della bimba scomparsa nel trapanese a 4 anni, nel lontano 2004.

“Ieri – ha spiegato Frazzitta all’Ansa – preservando la privacy sul gruppo sanguigno di Denise e Olesya, durante il programma russo, è stato rivelato che il gruppo sanguigno di Olesya è diverso da quello di Denise. Oggi abbiamo, in ogni caso ritenuto corretto trasmettere nota alla Procura della Repubblica di Marsala che valuterà se procedere ad ulteriori accertamenti”.

“Si è preferito accelerare i tempi di verifica – prosegue l’avvocato Frazzitta – seguendo i contatti in via privata con l’avvocato di Olesya, poiché una eventuale rogatoria con la Russia avrebbe comportato tempi più lunghi ed, invece, si reputava necessario conoscere almeno il dato preliminare del gruppo sanguigno, prima possibile, per poi meglio approfondire la vicenda”.

Prima delle dichiarazioni rilasciate all’Ansa dal legale, se ne sono rincorse altre, lungo tutta la giornata di mercoledì 7 aprile, sempre riferite a Frazzitta. Alcune testate hanno riportato alcune sue esternazioni, simili a quelle poi rilasciate dal medesimo avvocato all’Ansa. Fino alle 20.00 odierne, però, il legale ha smentito di aver parlato con la stampa. Fatto sta che il nocciolo della questione non cambia: Denise Pipitone non è Olesya Rostova.

Piera Maggio e Frazzitta, da quando si sono riaccesi i riflettori mediatici sul caso, hanno sempre predicato calma e hanno sempre invitato tutti ad “andarci con i piedi di piombo”, memori delle segnalazioni del passato, sempre finite in un vicolo cieco. La cautela con cui si sono mossi, visto l’esito finale della faccenda ‘russa’, si è rivelato più che fondato.