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Denise Pipitone e le cimici ritrovate dalla madre Piera Maggio dopo 20 anni: gli altri episodi "strani"

La madre di Denise Pipitone ha trovato due cimici nella sua abitazione. "Sono qui da 20 anni": lo sfogo di Piera Maggio sui social

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Due cimici sono comparse in casa di Piera Maggio, la madre della piccola Denise Pipitone scomparsa il 1° settembre 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. A segnalare l’episodio è la stessa Piera che sui social, dove investe tutte le sue giornate per cercare la figlia svanita nel nulla, ha postato la fotografia dei due dispositivi con un messaggio rivolto ai suoi sostenitori. Un altro mistero entra a far parte del caso?

Due cimici nella casa di Piera Maggio, cos’è successo

Come spiega la stessa Piera Maggio sui social, il ritrovamento delle due cimici nella sua abitazione è avvenuto in via del tutto casuale mentre nella casa si stavano svolgendo lavori di manutenzione.

La donna sottolinea che i due dispositivi sarebbero rimasti lì per almeno venti anni, gli stessi che sono passati dalla scomparsa di sua figlia Denise.

Di seguito il messaggio postato sui social da Piera Maggio:

Ritrovate dopo 20 anni, a meno che qualcuno non le abbia collocate nel tempo violando il nostro stabile. Erano correttamente funzionanti perché collegate alla rete elettrica. Adesso chiederemo alle autorità se sono beni dello Stato oppure di privati. Ovviamente non sappiamo se ce ne sono ancora delle altre e, a dire il vero, non abbiamo mai avuto questa curiosità perché non avevamo niente da nascondere. La scoperta è avvenuta adesso per via di manutenzione.

La madre di Denise Pipitone, dunque, si interroga: “Pensate che adesso dovremmo chiedere il risarcimento di 20 anni di appropriazione della nostra rete elettrica?”.

Lo sfogo contro i sospettati

Il flusso di pensieri di Piera Maggio continua nei commenti al suo post. Dopo aver segnalato due profili fake che portano il suo nome, e che dietro questa maschera invierebbero “messaggi senza senso” ai detrattori, la madre di Denise Pipitone si rivolge direttamente alle autorità.

Secondo Piera Maggio, infatti, gli inquirenti non avrebbero “fatto altrettanto con altre persone sospettate meritevoli di forti attenzioni”. Ancora, la madre di Denise racconta che in passato avrebbe trovato “microspie collegate alle batterie di cui, col tempo per il caldo, alcune cadevano all’improvviso dai mobili“. Per il momento Piera Maggio non ha aggiornato i sostenitori sulla vicenda.

La scomparsa di Denise Pipitone

Denise Pipitone scomparve il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Quella mattina si trovava in casa ed era uscita in strada per rincorrere un cuginetto, figlio di Giacoma Maggio, sorella di sua madre Piera. Quest’ultima era impegnata in un corso di informatica, dunque aveva affidato la bambina alla nonna. Alle 11:45 Denise fu vista l’ultima volta da Giacoma di fronte al cancello d’ingresso di casa sua, a pochi metri di distanza dall’abitazione dei Pipitone.

Giacoma, infatti, aveva richiamato il figlioletto per il pranzo. Da quel momento Denise svanì nel nulla. Venne fuori che Denise portava il cognome di Tony Pipitone, allora marito di Piera Maggio, ma era figlia biologica di Pietro Pulizzi, un dettaglio fino di cui Tony Pipitone era all’oscuro fino a quel momento.

Le indagini si mossero su più fronti e si concentrarono anche sui dissapori tra Piera Maggio e i Pulizzi, in particolare Jessica Pulizzi (figlia di Pietro), il fidanzato Gaspare Ghaleb Anna Corona, moglie di Pietro Pulizzi. I cani molecolari, infatti, si concentrarono sull’abitazione della sorella di Ghaleb.

Jessica Pulizzi finì a processo con l’accusa di concorso in sequestro di minorenne, ma fu assolta in Cassazione. Nel frattempo, il 18 ottobre 2004 la guardia giurata Felice Grieco notò una bambina di fronte a una banca a Milano e girò un video. La bimba era molto somigliante a Denise Pipitone e si trovava in compagnia di una donna rom che la chiamava “Danàs”. Si aprì dunque la pista rom. Il caso è ancora aperto e per il momento non ci sono indizi che portino a scoprire che fine abbia fatto la piccola Denie Pipitone, che oggi avrebbe 24 anni.

Gli altri episodi “strani”

Quanto avvenuto in casa di Piera Maggio non è l’unico episodio “strano” degli ultimi anni della vicenda. Nel mese di gennaio, ad esempio, qualcuno ha vandalizzato un murale che l’artista Fabio Ingrassia aveva dedicato alla piccola Denise.

Ancora, nello stesso periodo due studentesse di Catania avevano girato un video per dimostrare – senza alcun fondamento – di aver trovato Denise. Tutto falso, ovviamente.

Fonte foto: ANSA

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