Delitto Garlasco, Alberto Stasi chiede di lavorare fuori dal carcere
Il 38enne condannato a 16 anni per l'omicidio di Chiara Poggi starebbe pensando a un'occupazioni fuori dal carcere
A 14 anni di distanza dall’omicidio di Garlasco, dove il 13 del 2007 morì Chiara Poggi, Alberto Stasi avrebbe chiesto il permesso di lavorare fuori dal carcere di Bollate, nel quale è recluso dal 12 dicembre 2015. Per il delitto dell’ex fidanzata il 38enne è stato condannato a 16 anni e, come riportato dall’Agi, adesso starebbe pensando di ricominciare una vita fuori dalla cella.
“I tempi sono maturi per la richiesta di lavoro all’esterno – ha spiegato l’avvocato Laura Panciroli – è nei termini di legge per essere ammesso (occorre avere scontato un terzo della pena, ndr), ovviamente dopo la necessaria valutazione del Tribunale della Sorveglianza. Ci stiamo attivando su questo, anche se non è facile trovare una soluzione con le caratteristiche giuste. Ci vuole un datore di lavoro motivato vista l’attenzione mediatica su questa vicenda. Una soluzione che sia rispettosa per lui e per chi lavorerebbe con lui”.
In questi anni di reclusione Stasi avrebbe accumulato una grande competenza giuridica anche sulla base della sua esperienza: “Ora utilizza queste sue conoscenze prodigandosi per essere utile a chi in carcere ha meno strumenti di lui, dando consigli o aiutandoli a scrivere le istanze”, ha aggiunto Panciroli che ne ha assunto la difesa solo di recente succedendo al professor Angelo Giarda.
Il legale si è occupato del ricorso per la revisione del processo, respinto in Cassazione lo scorso marzo in quanto “infondato” perché non era stata presentata alcuna “prova nuova” per riaprire il caso di Garlasco.