Crisanti, l'attacco a Draghi e il retroscena: "Ci metta la faccia, l'immunità di gregge costerà 15 mila morti"
Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all'Università di Padova e all'Imperial College di Londra, punta il dito contro Draghi: l'attacco
Duro attacco al Governo. Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova e all’Imperial College di Londra, ha criticato fortemente la strategia di Mario Draghi e il Governo. Per l’esperto, infatti, l’Esecutivo starebbe imitando il Regno Unito, ma senza chiarire i motivi reali dei provvedimenti. Crisanti sostiene che Draghi stia ‘imitando’ Boris Johnson per arrivare all‘immunità di gregge: e potrebbe costare all’Italia, secondo lui, 15 mila morti.
Crisanti contro Draghi: “Vuole l’immunità di gregge”
In una lunga intervista concessa alla Stampa, Crisanti ha esordito svelando il retroscena sulle misure sin qui adottate dal Governo: “Draghi vuole fare come Boris Johnson senza dirlo. E i presidenti di Regione tentano di non finire vittima dello scaricabarile dei contagi, dei ricoveri e dei morti per evitare di chiudere e non perdere consensi”.
Secondo Crisanti, infatti, “le Regioni stanno facendo di tutto pur di non diventare rosse dopo che il governo non ha chiuso per tempo ristoranti e locali di ritrovo. A questo punto lasciar correre è una strategia comprensibile, ma lo si ammetta chiaramente. Restare in zona gialla porta voti e nessun presidente di regione vuole perdere con sensi. I morti? Non votano, purtroppo. E il Governo fa finta di nulla”.
“Almeno Johnson ci mette la faccia mentre fa correre il virus con un prezzo da 15 mila morti pur di arrivare all’immunità di gregge. E ce l’ha quasi fatta. Qui copiano l’Inghilterra senza avere il coraggio di spiegarlo alla gente”, ha aggiunto.
In Italia, invece, il costo in termini di vittime quale sarà? Per Crisanti “sarà simile”. Quindi, nell’ordine delle 15 mila vittime.
Crisanti attacca il Green pass: “Inutile”
Crisanti ha poi attaccato, ancora una volta, l’uso del Green pass: “Non è una misura di sanità pubblica, ma solo una spinta alla vaccinazione. Il concetto veicolato anche dal premier che il certificato garantisca ambienti sicuri non è vero. Ed è un argomento a cui si attaccano i vari No vax e No pass”.
Se per Crisanti un ambiente di vaccinati con tre dosi “è un po’ meglio” di uno con non vaccinati, “ma non dà garanzie”, nel senso che garantisce di non finire in ospedale ma “resta inutile” perché “non blocca il contagio”, la critica riguarda anche l’obbligo vaccinale per gli over 50.
“L’obbligo va fatto per tutti e imporlo in ritardo agli over 50 non impatta sulla dinamica in corso. E i ristoranti andavano chiusi per tempo o si deve ammettere di perseguire l’immunità di gregge con un costo di ricoveri e morti”, ha spiegato.
Quanti contagi al giorno avremo secondo Crisanti
Crisanti ha poi aggiunto che “in Italia si arriva tardi come al solito. Omicron andava fermata subito chiudendo i ristoranti e rimandando le scuole”.
“Ora è troppo tardi e l’unica è aspettare che passi. Anche un lockdown rimanderebbe solo il problema. Meglio arrivare a 300 mila contagi al giorno, far circolare i non vaccinati per contagiarli tutti e puntare all’immunità di gregge”, ha concluso.