Green pass, Crisanti: "Non crea ambienti sicuri, bufala pazzesca"

Il microbiologo Andrea Crisanti è intervenuto sul green pass e sui vaccini nel corso di una puntata di In Onda, su La7. Il professore ha chiarito che non è la certificazione verde in sé – che si può ottenere anche con un tampone negativo – a creare ambienti sicuri, ma i vaccini: “È un incentivo per la vaccinazione, non è uno strumento di sanità pubblica”.

Green pass, Crisanti: “Non aumenta la sicurezza, bufala pazzesca”

“Sento molti politici che dicono ‘il green pass si creano ambienti sicuri’: non è vero”, ha chiosato Crisanti. “Perché le persone vaccinate si possono infettare, addirittura chi è vaccinato con una singola dose può infettarsi e stare male”.

Il microbiologo ha quindi sottolineato: “Dire che il green pass aumenta la sicurezza nei ristoranti e nei cinema è una bufala pazzesca. Il green pass serve a indurre le persone a vaccinarsi, è la vaccinazione che aumenta la sicurezza”.

Sulla faccenda dei green pass fake, Crisanti si è detto “stupefatto dal numero di persone disposte a pagare per un green pass falso: qualche controllo bisognerà farlo”. E proprio in merito ai controlli, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha chiarito a chi spetterà farli.

Crisanti sugli effetti a lungo termine dei vaccini

Nel corso della trasmissione condotta da Concita De Gregorio e David Parenzo, Crisanti ha provato a fornire qualche rassicurazione sui vaccini e gli effetti a lungo termine: “Molti dicono ‘non si sa quali sono gli effetti a lungo termine dei vaccini’. Bisogna dire di sì, ma non conosciamo nemmeno gli effetti a lungo termine dei vaccini fatti negli ultimi 20 anni”.

Vaccini, Crisanti: “Non sono più sperimentali, bisogna essere onesti”

Sul tema dei dubbi e le paure che molte persone hanno in merito alla vaccinazione, il microbiologo ha fatto un appello alla trasparenza: “Bisogna essere onesti. Sono state fatte 4 miliardi di vaccinazioni, non sono più vaccini sperimentali. Con le persone che hanno paura bisogna usare onestà e rispetto”.

Lo stesso Crisanti, a novembre 2020, quando ancora non erano stati resi noti tutti i dati sui vaccini attualmente somministrati, aveva espresso qualche perplessità, per poi cambiare idea qualche settimana dopo. “Ho incontrato persone che avevano paura. Gli ho detto che avevo dubbi, mi sono convinto e mi sono vaccinato”, ha ribadito il microbiologo a In Onda.