Covid, l'ira di Bassetti: "Vaccinare con le buone o con le cattive"

Matteo Bassetti è un fiume in piena. Il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova non ha usato giri di parole parlando di vaccini, ospite di Vittorio Sgarbi nella sua Sutri insieme all’ex magistrato Luca Palamara e al sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Bassetti ha attaccato il premio Nobel Luc Montagnier, con parole pesanti.

Covid, attacco di Bassetti a Montagnier, Galli e Crisanti

Parlando di vaccini, Matteo Bassetti si è soffermato sulle posizioni del Nobel per la medicina, Luc Montagnier, da anni contro l’obbligo vaccinale, a prescindere dal Covid.

“Luc Montagnier sui vaccini? Anche i premi Nobel rincoglioniscono – ha detto Bassetti -: credo abbia un problema di demenza senile“.

Ha anche criticato Galli e Crisanti: “Del modo di parlare di Galli e Crisanti io condivido zero“.

Poi ha rincarato la dose sui vaccini: “Se non riusciamo a vaccinare quei 12/13 milioni di italiani che mancano all’appello, nei prossimi mesi sarà un disastro. In America si parla già di obbligo vaccinale“.

“Vaccinare con le buone o con le cattive: uno Stato serio deve farlo perché deve domandarsi se noi, che abbiamo il servizio sanitario tra i migliori del mondo, possiamo permetterci dopo ottobre di tornare ad avere ancora le terapie intensive piene di non vaccinati che hanno deciso deliberatamente di non immunizzarsi spendendo per ognuno di questi 50-60 mila euro di ricovero quando un vaccino costa 15 euro“, ha affermato.

Covid, attacco di Bassetti ai medici No Vax

Matteo Bassetti ha poi puntato il dito contro i medici che non si vaccinano: “Farebbero meglio a cambiare mestiere per sempre, perché vuol dire che non hanno capito nulla della medicina moderna e devono fare un passo indietro”, ha detto all’Adnkronos.

Quindi, l’appello all’Ordine dei medici e alle istituzioni: “Un medico contro i vaccini va sospeso dalla professione. Su questo fronte si sarebbe dovuto fare di più e più velocemente e meglio”.

Covid, Bassetti e lo studio sui vaccinati

All’Adnkronos, poi, Bassetti ha anche parlato di uno studio portato avanti dall’università Vita-Salute San Raffaele di Milano e dall’Harvard Medical School, che “rafforza ancora di più quanto siano fondamentali i vaccini nel fermare il virus a livello del naso e della bocca e di non farlo scendere a livello dei polmoni”.

“Nei vaccinati – ha spiegato – c’è una forte produzione anticorpale e poi ci sono alti livelli di interferoni, attivati dagli anticorpi, in questo modo tendono a fermare il virus nel naso e ad abbassare la carica virale. Le complicanze del coronavirus che osserviamo negli anziani sono legate al fatto che c’è una carica virale più alta e un sistema immunitario a livello del naso e della bocca che funziona meno bene rispetto ai giovani”.

Covid, Bassetti diretto: cosa fare con la scuola

E sulla scuola, Bassetti è diretto: “Posticipare l’inizio sarebbe un fallimento totale della politica e del ministero dell’Istruzione e si dovrebbe dimettere il ministro. Io sono tre mesi che dico che si deve lavorare sulla vaccinazione degli insegnanti, dei ragazzi, sugli strumenti per aumentare l’aerazione nelle classi. Pensare di posticipare oggi l’inizio dell’anno scolastico sarebbe un errore gravissimo e scandaloso per un Paese civile”.

SONDAGGIO – Terza dose di vaccino in autunno, sei d’accordo?