Covid, il tracciamento è saltato: Locatelli lancia un allarme
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità ha spiegato perché non si riescono più a tracciare i casi di Covid-19
Lo ha ammesso chiaramente Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e componente del Cts: “Il sistema di tracciamento del contagio è saltato“. Il motivo, ha spiegato a Mezz’ora in più, è che “siamo ancora in una situazione critica. La situazione sarà più gestibile quando Rt sarà sotto all’1%, ma non basta” per sconfiggere il coronavirus in Italia.
“Noi – ha aggiunto Locatelli – abbiamo un’età di popolazione più avanzata e la quota sopra i 70 anni è più alta, pur vivendo di più abbiamo una quota di anziani che ha delle patologie”.
Il coronavirus, infatti, continua a colpire gli anziani: “L’età di coloro che perdono la vita – ha continuato il presidente del CSS – è la stessa della scorsa primavera. Gli anziani vanno protetti e tutelati che è diverso dal separarli” dalle restanti fasce d’età.
Per quanto riguarda la divisione dell’Italia in fasce di rischio, “cominciamo a vedere l’effetto delle prime misure. L’indice di contagiosità attualizzato è sceso in maniera importante nel Paese, da 1,7 a poco più di 1,4″.
“Quando riusciremo a scendere sotto Rt pari a 1, la situazione sarà decisamente più gestibile – ha messo in chiaro Franco Locatelli -. Ma non basta scendere sotto 1, bisogna arrivare al valore più basso possibile. Il contact tracing sarà gestibile quando arriveremo a 6-8.000 contagi al giorno. Ora siamo a oltre 30.000? Ed è per questo che il contact tracing è saltato”, è la sua conclusione.