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Covid, per Sgarbi la prevenzione è fascista: l'intervento in Aula

Vittorio Sgarbi si scaglia nel suo intervento alla Camera dei Deputati contro le regole del nuovo Dpcm definendole "fasciste"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“La prevenzione è il nome che si dà alla repressione“, nel suo intervento in Aula alla Camera, riportato da Ansa, Vittorio Sgarbi risponde così alle comunicazioni del ministro Roberto Speranza sulla gestione della pandemia da coronavirus e sulle nuove disposizioni inserite nel prossimo Dpcm.

Covid, per Sgarbi la prevenzione è fascista: l’intervento in Aula

Secondo Sgarbi le misure di confinamento dei positivi asintomatici  sarebbero “una misura repressiva fascista“.

“Abbiamo una Italia ristretta, chiusa, fascista” con misure che “non ci sono in Germania, in Svezia o in Albania” ha continuato il deputato.

“Perché – ha domandato provocatoriamente – non si cercano i malati di Epatite C? Il Covid è una malattia da cui si guarisce. Occorre individuare i rischi reali e prendere misure necessarie, e non indurre nei cittadini paura di andare da soli nel bosco”, o obbligare all’uso della mascherina “che è un’assurdità“.

Covid, per Sgarbi la prevenzione è fascista: le comunicazioni di Speranza

Poco prima nella stessa Camera dei Deputati il ministro della Salute aveva illustrato i contenuti del nuovo provvedimento atteso nelle prossime ore con “le regole essenziali come il lavaggio delle mani, oltre all’uso delle mascherine: è questo il Dpcm che approveremo nella giornata di domani. Sarebbe profondamente sbagliato dividersi su queste che sono le indicazioni della comunità scientifica per provare a contrastare il virus”.

La mascherina obbligatoria all’aperto è stata la novità che ha scatenato la reazione di Vittorio Sgarbi.

“Stiamo rafforzando la nostra capacità di testing e abbiamo superato i 120 mila test al giorno. Oltre ai test molecolari classici abbiamo anche utilizzato da agosto i test antigenici a partire dagli aeroporti e tali test sono stati allargati anche fuori dagli aeroporti”, ha aggiunto il responsabile della Sanità a proposito delle attività di monitoraggio nel Paese.

“I prossimi mesi non saranno facili – ha detto il ministro Speranza – ma saranno mesi di convivenza in attesa delle cure. Penso che dobbiamo riprendere e recuperare appieno lo spirito di unità nazionale e lo spirito di marzo, quando il Paese si è stretto a coorte e ha saputo essere unito”.

Covid, per Sgarbi la prevenzione è fascista: i precedenti

Non è la prima volta che Vittorio Sgarbi contesta provocatoriamente e platealmente l’uso obbligatorio della mascherina. Qualche giorno fa si era scagliato contro il presidente del Lazio e segretario del Pd Nicola Zingaretti: “Occorre agire immediatamente, con strumenti legali e incriminare Zingaretti per attentato alla Costituzione italiana. Bisogna denunciarlo perché limita le nostre libertà”.

Il deputato avevo  detto che le precauzioni imposte dal governatore“solo formule di presunta garanzia, formule che non hanno nessuna efficienza di tutela. Invenzioni e basta. Se io cammino da solo per strada chi rischio di contagiare? È come se si imponesse ad una persona che dorme da sola di mettersi il preservativo”.

Fonte foto: Ansa
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