Covid, screening di massa in Alto Adige: i primi risultati
Le autorità sanitarie altoatesine hanno reso noti i risultati dei test in corso nella provincia con una grande partecipazione della popolazione
Fino alla mattina di domenica sono stati testati tramite tampone rapido 269.901 altoatesini che si sono sottoposti allo screening di massa in corso da venerdì in Alto Adige. Di questi, 2.626 finora sono risultati positivi al Covid-19, l’1% dei partecipanti.
I tamponi a tappeto, che vengono effettuate in 116 Comuni, dove sono state allestite 600 linee di test, proseguono tutta la giornata fino alle ore 18. “Se l’andamento continuare, questa sera supereremo il nostro obiettivo di 350.000 test”, ha detto il direttore generale dell’Azienda sanitaria Florian Zerzer, corrispondenti il 70% della popolazione altoatesina. “In alcuni Comuni abbiamo già dovuto inviare dei rifornimenti, perché le scorte di tamponi rapidi erano esauriti”, ha aggiunto Zerzer.
Anche il governatore altoatesino Arno Kompatscher conferma la buona riuscita dell’operazione: “Siamo molto soddisfatti per la grande partecipazione allo screening di massa, che va oltre alle nostre aspettative. Si tratta di un grande segno di senso civico, di assunzione di responsabilità da parte dei cittadini, come anche di una espressione della volontà di assumere un ruolo attivo nella lotta contro la pandemia”.
Le misure restrittive previste dalle ordinanze emanate dalla provincia di Bolzano dureranno fino al 29 novembre, e a tal proposito Kompatscher chiarisce come sia prematura parlare dell’apertura della stagione sciistica: “Noi speriamo che nel mese di gennaio possa anche riiniziare questa attività, ma tutto dipenderà dall’andamento epidemiologico e dalla nostra disciplina nell’osservare le regole di distanza, dell’uso della mascherina e dell’igiene delle mani, ovviamente anche dalla situazione nelle altre regioni italiane e negli altri paesi europei. Senza turisti non ci può essere turismo”.
Intanto da martedì nella provincia riaprono le scuole d’infanzia e le scuole elementari: “L’obbiettivo primario è quello di riaprire le attività didattiche in presenza. Dopo il 29 novembre intendiamo riattivare determinate attività economiche, partendo da quelle meno rischiose, per poi man mano nelle settembre di dicembre, se l’andamento epidemiologico lo consentirà, riaprire sempre più attività”, ha concluso il governatore.