Covid, quarantena e tamponi: nuove decisioni. Parla Ricciardi

Ad oggi in Italia la quarantena relativa al coronavirus è fissata a 14 giorni e sono necessari due tamponi negativi per decretare la fine dell’infezione: sulla questione, tuttavia, si è aperto un dibattito nel corso dell’incontro del Comitato tecnico scientifico. Ne ha parlato su Sky TG24 il consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi.

Coronavirus, quarantena di 14 giorni: la decisione

Il dibattito sulla durata della quarantena è stato avviato in base a “due elementi internazionali: il primo è il fatto che la Francia abbia ridotto, in un modo che ci ha lasciato estremamente perplessi per la base scientifica insussistente, la quarantena a sette giorni. Il secondo è che la Germania ha proposto di abbassarla a dieci. Approfondiremo queste proposte”, ha fatto sapere Ricciardi.

“In questo momento rimane, sia da parte dell’Oms che dal Centro europeo per il controllo delle malattie, la durata di 14 giorni” per la quarantena, ha dichiarato l’esperto. “Noi siamo per una linea prudenziale, basata sull’evidenza scientifica”, ha aggiunto.

Coronavirus, doppio tampone negativo: nuove ipotesi

Per quanto riguarda il doppio tampone negativo per la fine dell’infezione da coronavirus, “siamo ancora su questa misura prudenziale – ha specificato Ricciardi – , ma stiamo considerando ipotesi alternative, come la proposta di fare una valutazione anche clinica”.

“Per il momento, per un Paese come il nostro che ha la possibilità di farlo, rimane ancora l’accertamento del doppio tampone – ha specificato -, così siamo sicuri di non rimettere in circolazione persone infette e contagiose”.

Per quanto riguarda i calciatori, il protocollo che prevede un tampone ogni quattro giorni “in qualche modo incide in maniera forte sulle mucose dei calciatori, perché avere un tampone ogni quattro giorni è qualcosa che comunque ha un impatto, stiamo analizzando delle alternative”.