Covid, Pfizer e AstraZeneca: protezione in calo, ecco dopo quanti mesi
Emergono i dati relativi alla durata della protezione stimolata dal vaccino contro il Covid: quando gli effetti della doppia iniziano a diminuire
Quanto dura la protezione dal Covid stimolata dal vaccino? La domanda è tra le più gettonate del momento e la risposta al quesito, per ora, non può che essere parziale, visto che i primi vaccinati con il ciclo completo risalgono ad inizio 2021, quando cioè è cominciata la campagna su larga scala.
Qualcosa in più su quanto si protragga la protezione, però, l’ha scoperto uno studio britannico, secondo cui la doppia dose di vaccini Pfizer/BioNTech e di AstraZeneca inizia il suo declino entro 6 mesi.
In particolare, chi ha lavorato alla ricerca, ha notato che il vaccino Pfizer è stato efficace all’88% nel prevenire l’infezione un mese dopo la seconda dose. Dopo cinque o sei mesi la protezione è però diminuita al 74%. Dunque in quattro mesi si è registrata una forbice di 14 punti percentuali, in calo.
Con il vaccino AstraZeneca, la protezione contro il coronavirus era del 77% un mese dopo la seconda dose. Dopo 4 o 5 mesi è scesa al 67%. In questo caso, in tre mesi, si è registrata una forbice di 10 punti percentuali, in calo.
Vaccino, somministrazione terza dose. Il ministro della Salute Roberto Speranza: “Si farà”
Nel frattempo in Italia e nel resto d’Europa si continua a discutere circa lo somministrazione della terza dose, che avrebbe il fine di evitare che la risposta immunitaria al virus si indebolisca con il passare dei mesi.
Nelle scorse ore, il ministro della Salute Roberto Speranza si è pronunciato sul tema: “Da parte di Aifa e Ema non c’è ancora un’indicazione perentoria e l’emergenza di queste ore è vaccinare chi ha zero dosi”, ha sottolineato Speranza che ha aggiunto che però “c’è una discussione all’interno del Cts” e “sicuramente si partirà con la terza dose per i fragili, gli immunodepressi, i trapiantati. Poi si arriverà agli over 80 e gradualmente anche a tutti gli altri”.