Coronavirus e immunità di gregge, la previsione di Pregliasco

“Non la raggiungeremo mai“. Così Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano, all’Adnkronos, rispondendo alla domanda su quando otterremo l’immunità di gregge per il coronavirus. La “malattia diventerà endemica”, ha detto, e dovremo conviverci per diversi anni.

Secondo l’esperto, con le vaccinazioni avremo un abbattimanto dei contagi, dei ricoveri e dei morti e una netta riduzione della diffusione del virus. Senza però arrivare all’azzeramento della circolazione della malattia, all’immunità di gregge.

“Si tratta infatti – spiega – della condizione in cui, secondo modelli matematici, risulta azzerata la diffusione della malattia, e noi non ce la facciamo, nel senso che la malattia diventerà endemica, riusciremo ad abbassare molto l’incidenza e quindi a convivere con il virus. E questo riusciremo a farlo nell’arco di 2-3 mesi”.

“Anche raggiungendo l’80% di popolazione vaccinata”, l’obiettivo di copertura vaccinale raccomandato dell’Oms, “la malattia risulta quasi spenta ma non si arriva mai all’azzeramento della circolazione del virus”, sottolinea Pregliasco.

“Quando arriveremo al 50% di vaccinati, ai quali aggiungiamo circa 4 milioni di quelli guariti che sono in realtà almeno il doppio, perché sono tanti quelli non censiti come malati nella prima ondata, arriveremo ad avere gli anziani fragili protetti, ma rimarrà una quota di giovani che manterranno ‘attiva’ la catena di contagio”.

“Quindi – conclude – grazie ai vaccini possiamo parlare di una convivenza con il virus per alcuni anni, che si spera sia una convivenza molto ‘civile'”.