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Covid, dall'Inghilterra arriva la minaccia Orthrus: i sintomi della nuova variante più violenta di Kraken

La nuova variante Covid che potrebbe minacciare il mondo intero arriva dal Regno Unito: è Orthrus, di cosa si tratta

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Non solo la variante Kraken è pronta a minacciare nuovamente il mondo intero per un nuovo boom di contagi Covid. Guardando con timore alla Cina, una nuova mutazione del virus sembrerebbe pronta a diffondersi proprio dall’Europa, da quella Gran Bretagna che negli scorsi mesi ha vissuto momenti complessi in pandemia. La nuova minaccia si chiama Orthrus, una nuova versione di Covid-19 che potrebbe presto contendere alla cugina Kraken il dominio nei contagi.

Cos’è Orthrus, la nuova variante Covid

La nuova minaccia Covid, proveniente dalla Gran Bretagna, si chiama Orthrus, nome scelto per identificare più semplicemente il virus categorizzato col codice CH.1.1. La mutazione, che sembrerebbe essere anch’essa figlia di Omicron come Kraken, nell’ultimo periodo ha registrato un significativo incremento di casi rispetto agli altri ceppi del virus.

Identificata per la prima volta a novembre del 2022, questa variante sembrerebbe essere una nuova versione di Centaurus con l’aggiunta di altre mutazioni significative sulla proteina S, ossia L452R e F486S, anch’esse associate alla capacità di eludere gli anticorpi neutralizzanti e a una maggiore trasmissibilità.

Quali sono i sintomi di Orthrus

Nonostante sia una nuova variante, Orthrus sembra riprendere quelli che sono i sintomi caratteristici dei suoi predecessori. La sottovariante di Omicron, infatti, ha fatto registrare casi con problemi alle vie respiratorie alte, febbre, tosse e altri effetti che potrebbero essere scambiati con la comune influenza.

Le riviste britanniche, va sottolineato, invitano a prestare attenzione soprattutto a sintomi come rinorrea, mal di testa, affaticamento, sia lieve che grave, starnuti e mal di gola.

Il boom di casi in Gran Bretagna

I dati dell’agenzia sanitaria britannica indicano che Orthrus potrebbe essere una delle varianti con cui fare i conti nei prossimi mesi. Come emerge dai dati dell’Ukhsa, l’agenzia governativa del Regno Unito in materia di sicurezza sanitaria, fra tutti i tamponi sequenziati tra il 26 dicembre 2022 e il 1 gennaio 2023, la variante Cerberus (BQ.1) aveva una prevalenza del 51,3%, seguita proprio da Orthrus al 19,5%.

In alcune città, come Northumberland, Oxford e Blackburn si ritiene che la nuova variante abbia raggiunto addirittura il 100% dei casi di Covid. Le altre varianti, invece, sembrano non preoccupare più: Omicron 5 al 7,2%, Kraken al 4,5% e Gryphon al 3,6%.

Fonte foto: ANSA

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