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Covid, come sta la vaccinata con 4 dosi: parla Pregliasco

Il virologo ha dato degli aggiornamenti sulle condizioni di salute della studentessa di Massa Carrara

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sta bene Virginia, la 23enne che ha ricevuto per sbaglio 4 dosi del vaccino contro il Covid-19 di Pfizer. Lo assicura il professor Fabrizio Pregliasco: “Sta bene la di là dello spavento e dell’attenzione mediatica” ha dichiarato in collegamento su ‘Skytg24’. Il virologo e docente dell’Università di Milano ha preso privatamente in cura la studentessa dopo l’incidente avvenuto all’Ospedale civile Noa di Massa Carrara.

I parametri sono più che buoni, al di là dello spavento non ci saranno possibili danni perché nella fase uno della sperimentazione una quota parte dei volontari aveva subito concentrazioni più alte di vaccino. Ed è proprio questa la finalità dei primi studi”, ha aggiunto il professore in diretta TV.

Pregliasco ha sottolineato come non sia la prima volta che si verifichi un caso di overdose da vaccino anti-Covid:  “Anche in Germania 8 casi analoghi nei quali non si sono poi visti ad oggi effetti pesanti. Detto questo stiamo lavorando tutti ad aumentare l’indice terapeutico di sicurezza del vaccino per aumentare il numero di persone che vogliono vaccinarsi”.

Se nell’immediato la studentessa non aveva avvertito altri effetti se non stanchezza e dolore al braccio, la 23enne durante gli ultimi giorni aveva cominciato a manifestare una forte disidratazione che la costringeva a bere più di 7 litri di acqua al giorno.

Durante il suo intervento il professore si è espresso anche sulle riaperture imminenti decise durante la cabina di regia di oggi e in corso di approvazione da parte del Cdm: “Riapriamo con grande buon senso e monitoriamo in modo tale che si possa procedere in un’ottica di certezza verso continue aperture”.

E si è detto inoltre favorevole alla possibilità di cambiare i criteri di valutazione del rischio epidemiologico per le regioni, a partire dal ridimensionamento dell’Rt: “Ben venga la revisione di alcuni parametri come l’Rt l’ospedaliero invece dell’Rt dei sintomatici perché ci serve per monitorare la tendenza di quelle forme più pesanti che necessitano l’ospedalizzazione e una capacità di risposta del SSN che ci vede ben messi, siamo sul 20-25% a seconda delle Regioni di occupazione di posti letto. Però 20% non vuol dire che le terapie intensive siano proprio libere”.

Fonte foto: ANSA
Vaccino Covid, cosa succede se si ricevono più dosi del dovuto

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