Vaccino Moderna, arrivate in Italia le prime dosi: a chi andranno
In arrivo in Italia le prime dosi del vaccino Moderna e il terzo carico di quello Pfizer. Possibili novità nella distribuzione
È arrivato oggi in Italia il primo carico di vaccini dell’azienda farmaceutica americana Moderna. Poco dopo le 2 di notte, è giunto al Brennero il furgone partito dal Belgio con destinazione Roma. Fino al valico il mezzo è stato accompagnato da guardie giurate, la scorta è poi passata al settimo reggimento carabinieri di Laives. Sono 47mila le dosi che arriveranno a Roma, all’Istituto Spallanzani, da dove poi verranno spedite nelle varie regioni.
Dato il numero esiguo il ministero, riporta l’Ansa, sta valutendo l’ipotesi di distribuire questo primo carico solo alle Regioni virtuose, ovvero quelle che in questo momento stanno riuscendo a smaltire più rapidamente le dosi, attraverso un numero elevato di somministrazioni.
Nelle stesse ore è in arrivo il terzo carico dei vaccini Pfizer-BioNTech: la prima parte delle 470mila dosi settimanali destinate all’Italia è già arrivata all’aeroporto napoletano di Capodichino.
Intanto, oltre all’ipotesi di dare precedenza alle Regioni virtuose, si sta valutando anche la possibilità di estendere la prima fase della campagna vaccinale. Al momento le inoculazioni sono destinate solo a operatori sanitari, ospiti e personale delle Rsa.
Allo scopo di limitare i decessi e gli ingressi in terapia intensiva, si sta pensando di iniziare subito a vaccinare anche gli anziani sopra gli 80 anni. A seguire professori e insegnanti, in modo da accelerare la ripartenza della scuola.
Intervenendo a SkyTg24, la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha detto che sarebbe meglio che “le dosi vadano tutte utilizzate subito per vaccinare più persone“, invece di conservarne una certa quantità per i richiami di chi ha avuto la prima iniezione.
“Penso che bisogna andare veloci. Non sono un’esperta – ha detto -, ma direi che avendo la garanzia di 450-470mila dosi di vaccino a settimana, con in arrivo anche quello di Moderna e tra non molto AstraZeneca, direi di utilizzare subito tutte le dosi disponibili. Se poi tra la prima dose e la seconda dovessero passare 25-27 giorni anzichè 20, non succederà niente”.