Coronavirus, "serve un'alternativa": Crisanti gela sul vaccino
Andrea Crisanti non punta tutto sul vaccino. Ecco la sua strategia per evitare una terza e una quarta ondata
La seconda ondata del coronavirus non accenna ad arrestarsi in Italia. E mentre il governo è corso ai ripari con un nuovo Dpcm le cui regole sono in vigore dal 6 novembre, il microbiologo Andrea Crisanti si è interrogato sulle migliori soluzioni per evitare una terza, addirittura una quarta ondata.
Vaccino Covid, quando potrebbe arrivare per tutti
Al Forum Sistema Salute di Firenze, come riporta l’Ansa, Crisanti si è unito alle voci degli esperti che non ritengono che il vaccino sia la soluzione definitiva al problema della pandemia: “Penso sia stato giusto investire tante risorse nel vaccino e mi auguro che arrivi il prima possibile – ha precisato – ma raggiungerà la popolazione a metà o fine dell’anno prossimo, se tutto va bene”.
Crisanti ha quindi evidenziato l’importanza di “creare un’alternativa, creare una polizza assicurativa, per evitare una terza e una quarta ondata, perché, per quanto sia remota, esiste sempre la possibilità che lo sviluppo di un vaccino trovi un intoppo”.
Coronavirus, le “tre armi” contro le future ondate
Il microbiologo ha ribadito le “tre armi” con cui combattere le future ondate di Covid-19, invitando a elaborare un piano “basato sulla capacità di fare test rapidi molecolari, e non quelli antigenici perché danno troppi falsi negativi; l’utilizzo di strumenti informatici, come la app Immuni, che siano in grado di rintracciare i cluster e anche prevedere dove potrebbero essere e, infine, creare la logistica per portare i test dove ce ne è bisogno sul territorio”.
Nel frattempo, partirà a breve anche in Italia la fase 3 della sperimentazione del vaccino sviluppato presso l’Università di Oxford e prodotto dalla multinazionale AstraZeneca.