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Cos'è la cicatrice francese su TikTok e perché l'Antitrust ha aperto una istruttoria sul trend autolesionista

Non verrebbero applicate le linee guida delle società proprietarie della piattaforma, che contemplano la rimozione di contenuti pericolosi

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Istruttoria dell’Antitrust ai danni di “TikTok”.‘  Nel mirino dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ci sarebbe la sfida “cicatrice francese”.

Che cos’è la “cicatrice francese”

La “cicatrice francese” è una sfida virale su “TikTok” nella quale i più giovani si danno dei forti pizzicotti in volto fino a lasciarsi un segno.

Secondo l’Autorità, la piattaforma social non avrebbe predisposto degli adeguati sistemi per vigilare sui contenuti pubblicati da terzi.

Inoltre, spiega l’Ansa, non vengono applicate le linee guida delle società proprietarie della piattaforma, che contemplano la rimozione di contenuti pericolosi che istigano a suicidio, autolesionismo e alimentazione scorretta.

Esposto del Codacons

E dopo l’indagine avviata dall’Antitrust su TikTok per il caso della sfida “cicatrice francese”, il Codacons ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro la società per le “possibili fattispecie di violenza privata” e “corruzioni di minori”.

“Da tempo abbiamo avviato un monitoraggio dei social network segnalando ai gestori delle piattaforme e alle autorità competenti post e contenuti violenti o a rischio, ma nessuno interviene per oscurare tempestivamente le pagine pericolose e sanzionare i responsabili”. denuncia il presidente Carlo Rienzi.

Nell’ultimo periodo la piattaforma TikTok è finita nel mirino di numerosi Paesi occidentali

Oltre alle sfide su TikTok, spiega, che possono avere ripercussioni sulla sicurezza e sulla salute dei giovani, “c’è il fenomeno altrettanto pericoloso dei genitori, quasi sempre influencer famosi, che pubblicano sui social foto dei propri figli spesso in posizioni o situazioni ambigue, tali da rappresentare una violenza verso i minori e una violazione di tutte le norme a tutela della privacy dei bambini”.

Divieto in Olanda

Nel frattempo anche l’Olanda si allinea ad altri Paesi e va verso il divieto di installare l’app di TikTok sui telefoni di servizio dei funzionari pubblici.

Quella che finora è stata una raccomandazione diventerà un obbligo, ha fatto sapere la segretaria di stato Alexandra van Huffelen con una lettera inviata al Parlamento, secondo quanto riferito dall’Ansa.

Ha fatto molto discutere, il 15 marzo, il video della tiktoker e veterana dei marines Savannah Glembin che, per punizione, ha avvolto il figlio di due anni nel cellofan.

Quando Savannah Glembin ha eliminato il video era troppo tardi, le immagini avevano già fatto il giro del web. Gli operatori a tutela dell’infanzia si sono messi a indagare sull’ipotesi di abusi di minore da parte della coppia e hanno deciso di allontanare il bambino dai genitori.

Fonte foto: ANSA

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