Corruzione dal Qatar, sacchi di banconote a casa di Eva Kaili. Chi è la vicepresidente dell'Europarlamento
Emergono nuovi dettagli sui presunti casi di corruzione al Parlamento europeo per influenzare le decisioni sul Qatar
Una inchiesta della procura di Bruxelles fa tremare il Parlamento europeo: alcuni membri dell’Europarlamento sono indagati con l’accusa di aver accettato mazzette per influenzare le decisioni sul Qatar. Si tratta di quattro italiani e della greca Eva Kaili, vicepresidente del Parlamento Ue. A casa sua, secondo i media belgi, sarebbero stati trovati sacchi di banconote.
Bruxelles, fermata l’eurodeputata Eva Kaili
Hanno passato la prima notte in stato di detenzione le cinque persone fermate ieri, venerdì 9 dicembre, dalla polizia belga nell’ambito di una inchiesta sulla corruzione dal Qatar. Quattro sono italiani, tra i quali l’ex eurodeputato del Pd e di Articolo 1 Antonio Panzeri e l’attuale segretario generale dell’organizzazione internazionale dei sindacati Ituc, Luca Visentini.
La quinta è l’eurodeputata greca Eva Kaili, socialista, una dei vice presidente in carica del Parlamento europeo. L’esponente socialista è stata fermata, interrogata e la sua casa è stata perquisita
Secondo quanto riporta il quotidiano belga L’Echo, nella sua abitazione sarebbero stati trovati sacchi pieno di banconote, ma l’ammontare dei soldi non è stato quantificato.
Una circostanza che potrebbe spiegare come mai Kaili sia stata fermata nonostante l’immunità parlamentare. Secondo il regolamento interno dell’Europarlamento l’immunità decade in caso di flagranza di reato.
Dopo il fermo, Eva Kaili è stata espulsa dal Partito socialista greco per decisione del presidente Nikos Androulakis e sospesa dal gruppo dei Socialisti e democratici al Parlamento europeo.
Ascoltati i cinque fermati
La procura federale belga non ha ancora confermato i nomi di tutti gli indagati, rivelati invece dalla stampa belga. Ma ha reso noto che le deposizioni dei cinque fermati davanti al giudice sono iniziate nella mattina di oggi, 10 dicembre.
Dopo aver ascoltato le loro testimonianze, il giudice dovrebbe pronunciarsi domani (entro 48 ore dal fermo) sulla convalida dell’arresto.
Chi è Eva Kaili
La parlamentare europea Eva Kaili, vice presidente dell’Europarlamento, ha 44 anni: è nata il 26 ottobre 1978 a Salonicco, in Grecia. Prima di dedicarsi alla politica ha lavorato come giornalista televisiva per l’emittente greca Mega Channel.
Nel 2007 è stata eletta per la prima volta al parlamento di Atene, diventando la più giovane deputata del Partito socialista greco (Pasok). Nel 2014 è stata poi eletta al Parlamento europeo, venendo riconfermata nel 2019.
Come vice presidente del Parlamento europeo ha le deleghe su informatica e telecomunicazioni e quando necessario sostituisce la presidente Metsola per i contatti con le associazioni imprenditoriali europee, con gli organismi multilaterali (non di sicurezza) e per il Medio Oriente.
Un video dello scorso novembre immortala Eva Kaili mentre perora la causa qatariota di fronte al Parlamento europeo.
Il compagno Francesco Giorgi
Tra i fermati dalla polizia belga c’è anche il compagno di Eva Kaili, l’italiano Francesco Giorgi. Milanese, Giorgi è l’assistente dell’europarlamentare del Partito Democratico Andrea Cozzolino.
Per anni però, a partire dal 2009, è stato l’assistente dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, anche lui coinvolto nell’inchiesta. Giorgi è diventato assistente di Cozzolino proprio quando Panzeri ha rinunciato alla candidatura a Bruxelles con Articolo Uno.
L’altro italiano fermato è Niccolò Figà-Talamanca, direttore della Ong No Peace Without Justice che opera a Bruxelles.