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Coronavirus, testimonianza dalla quarantena. Cosa succede a Wuhan

Due operatori sanitari rientrati da Wuhan parlano in esclusiva a 'Medical Facts' del virologo Roberto Burioni

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Da ormai due settimane siamo ospiti delle Forze Armate, sottoposti alla custodia e all’assistenza del personale del Policlinico militare del Celio. Con noi, gli altri 62 connazionali che hanno preferito lasciarsi alle spalle quella vita sospesa, fatta di precauzioni e incertezze”.

È la testimonianza di Francesco Barbero e Xiaowei Yan, infermiere di area critica e medico d’emergenza, due operatori sanitari rientrati da Wuhan che, in esclusiva per ‘Medical Facts’ del virologo Roberto Burioni, raccontano la loro storia.

“Ora ci avviamo al termine della nostra quarantena – spiegano -. 14 giorni poi allungati a 17, per essere sicuri di non far correre alcun rischio al nostro Paese. E tanti test, dai fastidiosissimi tamponi rino-faringei ai prelievi di sangue”.

“Una precauzione dovuta – sottolineano – per un virus, e noi ne siamo testimoni, che si è diffuso invisibile tra la gente della nostra città, causando il collasso del mondo che conoscevamo, almeno in Cina”.

Coronavirus: la situazione a Wuhan

Gli aggiornamenti da Wuhan arrivano non solo da parenti e amici – spiegano -. Sono circa una quindicina gli italiani che hanno deciso di restare e che aspettano con fiducia il ritorno alla normalità, sebbene ancora prigionieri tra le mura di casa”.

“La nuova leadership locale, composta da due esperti in pubblica sicurezza, fedelissimi al presidente Xi, ha di fatto irrigidito le condizioni dell’isolamento: se prima un solo componente famigliare poteva uscire di casa per provviste ogni tre giorni, ora non viene concesso neanche di affacciarsi dal cancello. Per mettersi ai fornelli occorre attendere l’arrivo di un ‘cestino viveri’ fornito dall’amministratore del condominio, e almeno una volta al giorno occorre mandare una foto del termometro con la propria temperatura”.

“Occorrerà fare i conti con il crescente numero di medici, infermieri e operatori rimasti contagiati – dicono -.  Non abbiamo mai mancato di ricordare delle carenze di protezioni per il personale sanitario, delle mascherine ‘fai-da-te’, delle tute protettive improvvisate. Sono oltre 1.700 gli operatori sanitari colpiti dal coronavirus che hanno già abbandonato le corsie e purtroppo anche tra loro vi sono vittime”.

Fonte foto: ANSA
Coronavirus, rimpatriati gli italiani da Wuhan

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