Coronavirus, parla il 29enne contagiato. La rabbia in quarantena
Il giovane ricercatore ha parlato per la prima volta delle sue condizioni. Lo sfogo degli altri 55 italiani "reclusi"
Il giovane di 29 anni ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma, risultato positivo al test del coronavirus, ha parlato per la prima volta con gli altri italiani in quarantena.
“Sto bene, mi sento tranquillo. Al momento non ho nessun disagio particolare”, ha detto il giovane agli altri connazionali dopo i risultati del test, secondo quanto appreso dall’Ansa.
Italiani in quarantena: la rabbia e i timori
Tra i 55 italiani rientrati qualche giorno fa da Wuhan e posti in quarantena alla Cecchignola, intanto, il morale sembra essere basso. Gli spazi comuni deserti e le persone sono rintanate nelle proprie camere, come riporta Ansa.
Nelle ultime ore, inoltre, si registrano uscite solo per ritirare i pasti da consumare all’interno del proprio mini appartamento.
C’è anche rabbia sulla mancanza di “informazioni tempestive” e scoramento per il prolungamento dei tempi della loro quarantena dopo il giovane risultato positivo al Coronavirus.
“Veniamo informati con troppo ritardo dai medici e le notizie ci arrivano guardando i cellulari sui siti online e alla tv. È chiaro che questo crea preoccupazione in noi e spavento da parte dei nostri familiari, in apprensione per noi”, hanno spiegato alcuni di loro.
“Abbiamo appreso del prolungamento della quarantena dal bollettino medico dello Spallanzani in diretta tv”, hanno aggiunto.
“C’è un po’ di preoccupazione e ovvio scoraggiamento, ma a chi potremmo mai dare la colpa per questo? L’unica cosa che non vogliamo è che non ci siano ripercussioni una volta fuori da qui. Sperando di uscire presto”.
Primo italiano contagiato, l’avvertimento del viceministro della Salute
“In Italia il virus non circola. Al momento non c’è un’infezione contratta in Italia”, ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri”.
Rispetto al ragazzo italiano risultato positivo al virus, Sileri ha sottolineato: “Si tratta di un paziente di nazionalità italiana che è rientrato da Wuhan e pertanto è equivalente a un turista come i due turisti cinesi risultati positivi”. Il giovane infatti era tra i passeggeri rientrati e portati in quarantena alla Cecchignola.
“Verosimilmente era già in fase di incubazione senza sintomi”, ha aggiunto, “come gli altri 55 concittadini ha fatto il tampone così come previsto risultando positivo”.
Rispetto alle condizioni del giovane, Sileri ha riferito: “Ha piccoli sintomi quali congiuntivite e qualche linea di temperatura. Al momento sta bene e viste le modalità del suo rientro sicuramente non può aver contagiato sul territorio italiano nessuno”.
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